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Monza. L’Ufficio Disabili Adulti di via Arosio apre un distaccamento accessibile al CDD di via Silva

(mi-lorenteggio.com) Monza, 18 febbraio 2011 – A seguito degli accertamenti che hanno verificato la difficoltà d’accesso dell’Ufficio Disabili Adulti, in via Arosio 3, da parte delle persone con difficoltà dovute a disabilità temporanea o permanente, l’Assessorato alla Famiglia ha predisposto un punto di incontro alternativo e completamente accessibile presso il Centro Diurno Disabili in via Silva 34 il giovedì dalle 9,30 alle 12.00. Per appuntamento in altri orari e giorni telefonare allo 039.394611.
E’ possibile mettersi in contatto con l’Ufficio Disabili anche presso il Punto Comune/Sportello al Cittadino, in piazza Carducci tel. 039 2372154 aperto dal lunedì al venerdì, ore 9,30/12 e il giovedì ore 9/14.
I cittadini possono accedere ai servizi anche tramite le cinque sedi circoscrizionali del Segretariato Sociale, principalmente in via D’Annunzio e in via Bellini. Vengono svolti anche servizi domiciliari per facilitare al massimo spostamenti e difficoltà legate alla situazione di disabilità.

“Si tratta di un dislocamento temporaneo- afferma l’Assessore alla Famiglia Pierfranco Maffè – in attesa di individuare una struttura più idonea con i necessari requisiti di accessibilità. La difficoltà di accesso del centro in via Arosio è comunque sostituita da una rete di strutture e di uffici collegati tra di loro in grado di svolgere il servizio di sostegno, di aiuto e di informazione nei confronti delle persone disabili”.

L’Ufficio Disabili Adulti si occupa delle problematiche dei cittadini disabili dai 18 ai 65 anni di età facendosi carico di definire, elaborare e concordare con gli interessati gli interventi utili per rispondere alle necessità presentate in base alla prevalenza della problematica, in raccordo con gli altri uffici comunali e con le realtà del volontariato.

Nel 2010 si sono rivolti all’Ufficio Disabili Adulti, per la prima volta, circa 1200 persone. Il 4% sono cittadini che hanno chiesto interventi per affrontare problemi di autosufficienza e di malattie correlate, spesso, a difficoltà economiche.
Le priorità, rispetto agli interventi di natura economica, sono date alle situazioni in cui la persona disabile non è inserita in altri percorsi assistenziali o lavorativi.

Monza, 18 febbraio 2011

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