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Edge Festival, la cultura per abbattere i confini

(mi-lorenteggio.com) Milano, 08 novembre 2011 – Un festival artistico che, attraverso la cultura, riesca a far superare le barriere dell’emarginazione, della diversità, favorendo il dialogo interreligioso ed il rispettoreciproco. E’ la nuova edizione dell’Edge Festival, la rassegna europea dedicata al Teatro e alle Arti nel sociale, portata in scena da compagnie che hanno fatto della recitazione la via di uscita dalla marginalità e il riscatto sociale. L’iniziativa, coordinata dal Cetec (Centro Europeo Teatro e Carcere Onlus), ha vinto nelle ultime due edizioni il prestigioso programma culturale della Commissione Europea Cultura 2007/2013. La nuova edizione, realizzata con Théâtre de l’Opprimé di Parigi, Escape Artists di Londra, con il sostegno di Regione Lombardia, è stata presentata oggi alla stampa.

Positivo il commento dell’assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi, che in una nota ha fatto sapere che "l’arte e la cultura sono elementi fondamentali per la costruzione di una società civile fondata su principi di sussidiarietà e solidarietà". "Portare l’arte laddove esistono situazioni di disagio ed esclusione sociale – ha ribadito Buscemi – è stata un’ottima intuizione e i successi ottenuti in questi anni, anche in ambito europeo, ne sono la conferma. Credo che lo scambio tra i diversi partner europei, oltre che promuovere la conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale della nostra regione, abbia permesso anche la creazione di una rete tra diversi soggetti che, come il nostro Cetec, con grande passione e professionalità lavorano per arginare il fenomeno dell’esclusione sociale. A tutti i portatori di questi valori va il plauso di Regione Lombardia e l’augurio che progetti come l’Edge Festival, possano essere incentivati e sostenuti in futuro, anche da partner privati".

Obiettivo del Festival è la diffusione dell’arte nel sociale, attraverso l’incontro e lo scambio tra le realtà artistiche che in Europa hanno scelto di lavorare nei contesti di disagio. Un vero e proprio network in grado di superare i confini: (la parola inglese ‘edge’ significa: margine, bordo, limite).

Il Festival, che si svolgerà dall’8 novembre al 16 dicembre, oltre a una mostra fotografica dedicata alla sicurezza nei luoghi di lavoro, a Villa Litta, dall’8 al 13 novembre, e poi itinerante nei luoghi del Festival, prevede una serie di rappresentazioni teatrali. Al Teatro Verdi, dal 15 al 18 novembre, andranno in scena diverse compagnie come ‘Omen Teater’, (compagnia teatrale di ricerca di Belgrado, che opera nei luoghi di conflitto e con i rifugiati) e la compagnia toscana ‘XE’, (fondata da attori diversamente abili). Nel programma anche un’anteprima europea del Théâtre de l’Opprimé di Parigi e la prima di ‘Meterikon’, dedicata alle voci e ai silenzi delle madri eremite del deserto, frutto di collaborazione tra il Cetec, la compagnia integrata femminile dell’Edge Network, che si avvale anche del contributo di attrici provenienti dall’Europa, dai Paesi del Mediterraneo, e le detenute del carcere di San Vittore. ‘Meterikon’ andrà in scena in alcuni luoghi valorizzati attraverso alcuni Accordi di Programma fatti da Regione Lombardia: il 1 dicembre si svolgerà nella sala dell’ex Biblioteca Monastica dell’Abbazia di Polirone in San Benedetto Po (Mantova) e il 2 dicembre a Palazzo Cigola Martinoni a Cigole (Brescia). Il Festival prevede anche videoinstallazioni, workshop, laboratori, incontri e il concerto-evento della rock band ‘Presi per Caso’, nata all’interno del carcere romano di Rebibbia, che si svolgerà nell’auditorium ‘Demetrio Stratos’ di Radio Popolare il 3 dicembre.

Redazione

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