Trezzano. L’Unione dei Comitati di Quartiere scrive

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    (mi-lorenteggio.com) Trezzno sul Naviglio, 08 febbraio 2012 – Adesso basta! I politici trezzanesi la devono smettere di fare promesse in campagna elettorale e poi smentirle nel corso della legislatura.
    Sono 40 anni che promettono ai cittadini di spostare il traffico di transito all’esterno del centro abitato e sono 40 anni che regolarmente non fanno nulla.
    Mentre i cittadini venivano e vengono soffocati dai gas di scarico delle vetture che attraversano i quartieri e formano lunghe e velenose code in prossimità del ponte sul Naviglio, loro hanno sperperato miliardi di lire e milioni di euro ma non hanno impegnato neppure un soldo su quel problema che per l’84% degli abitanti (sondaggio di sei mesi or sono) rappresenta l’intervento più importante da portare a termine.
    In questi giorni l’Unione dei Comitati di Quartiere sta distribuendo un volantino con il quale denuncia il vergognoso comportamento di quei partiti che infischiandosene della salute dei cittadini (stiamo aspettando che forniscano le percentuali relative alle morti di cancro in via Indipendenza) si stanno, ancora una volta, mettendo di traverso alla realizzazione del raccordo esterno facendo proposte oscene che nulla hanno a che vedere con la parola tangenziale .
    E che questi signori se ne infischiano dei loro amministrati è confermato da diverse circostanze.
    Un esempio per tutti: quando li informammo della possibilità di partecipare ad un bando regionale che prevedeva l’assegnazione di fondi della Comunità Europea (anno 2008) e spiegammo loro a chi si dovevano rivolgere e cosa dovevano fare, non mossero neppure un dito tanto che i funzionari della Regione a bando ultimato, con una lettera inviata al presidente della nostra associazione evidenziarono che l’amministrazione comunale di Trezzano non aveva presentato la documentazione e pertanto non poteva essere erogato un contributo a chi non lo aveva richiesto.
    Questo è il vergognoso comportamento dei politici di Trezzano, politici che in queste settimane a fronte di un formale impegno della Provincia di Milano che, attraverso l’assessore Fabio Altitonante ha fatto sapere che farà la sua parte sia sotto il profilo burocratico sia per quanto concerne l’aspetto economico, invece di esultare e darsi immediatamente da fare, da una parte hanno reagito tiepidamente, (l’auspicio è che il sindaco e la giunta non si lascino scappare per l’ennesima volta la disponibilità di un Ente superiore) e dall’altra si sono opposti (centro sinistra).
    Quei partiti che, nel 1996, decisero di cementificare il Parco Sud e di costruire centinaia di appartamenti proprio su un tratto della prevista tangenziale e poi si impegnarono ad apportare una variante al piano regolatore per ridisegnare il tracciato a settanta metri dal costruendo insediamento, adesso rifiutano anche una distanza di duecento metri nonostante gli impegni assunti nel corso dell’ultima campagna elettorale.
    Leggere per credere cosa scrisse il candidato sindaco del Pd: “ Se vinciamo, obiettivo primario del Pgt sarà la soluzione degli aspetti più critici della viabilità di Trezzano, in primo luogo con la conferma del sistema di circonvallazioni esterne previste dall’attuale piano regolatore….si provvederà ad iniziare l’iter per la costruzione delle tratte più semplici e meno costose”.
    Oggi il segretario dello stesso partito firma invece un documento con il quale sostiene esattamente il contrario: il veto sul transito della tangenziale sul Parco Sud è “imprescindibile”.
    Questo è solo l’ultimo esempio di uno spettacolo che non possiamo definire tragicomico solo perché è terribilmente importante per la salute di migliaia di trezzanesi.
    L’Unione, a questo punto, preso atto che nel corso degli anni i politici non hanno fatto nulla per la tangenziale ma hanno continuato a rilasciare licenze edilizie sopra o a fianco del suo percorso rendendo sempre più difficile la realizzazione dell’importante arteria, ha deciso di dire basta e di dare il via ad azioni di denuncia e sensibilizzazione non escludendo, nel caso dovesse essere necessario, il ricorso alla magistratura.

     

    UNIONE dei COMITATI di QUARTIERE

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