(mi-lorenteggio.com) Milano, 17 febbraio 2012 – Valorizzare il territorio attraverso una filiera che riesca a unire turismo, cultura e siti Unesco. È quanto è emerso nell’ambito della BIT (Borsa Internazionale del Turismo), al termine del convegno ‘Siti Unesco: un’opportunità per il turismo in Lombardia’. Promosso e coordinato da Regione Lombardia, l’appuntamento ha coinvolto diversi rappresentanti di Enti locali, su cui sorgono i siti Unesco della nostra regione.
"Il riconoscimento conferito da Unesco a ben 9 siti in Lombardia, sui 47 complessivamente presenti in Italia – ha detto in un messaggio, l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Aprea – è un’ulteriore testimonianza della ricchezza del patrimonio culturale lombardo, che, proprio per il suo valore, richiede un’attenta politica di valorizzazione e un impegno sempre crescente, perché questo possa essere conosciuto e sempre più fruito dai cittadini". L’assessore Aprea ha ricordato come "l’azione di valorizzazione deve essere accompagnata non solo da un’efficace promozione turistica di questi beni e dei territori che li ospitano, ma anche da un’imprescindibile azione di educazione al patrimonio, che permetta ai cittadini, già a partire dai più giovani, di acquisire la consapevolezza dell’alto valore culturale di questi beni". "Un impegno – ha proseguito l’assessore – di cui, sono sicura, il nuovo Assessorato saprà farsi interprete, anche perché il riconoscimento Unesco conferisce a questi beni un valore universale, che prescinde dal territorio e che ne fa un patrimonio non solo dei cittadini lombardi ma di tutta l’umanità".
Nell’elenco i 9 siti Unesco presenti in Lombardia:
– Santa Maria delle Grazie e Cenacolo Vinciano, Milano
– Arte rupestre della Valle Camonica (Bs)
– Villaggio operaio di Crespi d’Adda (Bg)
– Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia (Va-Co)
– Ferrovia Retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina (So)
– Mantova e Sabbioneta (Mn)
– Monte San Giorgio (Va)
– Palafitte dell’arco alpino (Va-Bs-Mn-Cr)
– Centri di potere e culto nell’Italia Longobarda (Va-Bs).
Redazione