Progetto per San Biagio a Rossate, con 1,3 milioni di euro Tangenziale Esterna fa il «miracolo» del restauro

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    (mi-lorenteggio.com) Milano, 12 marzo 2012 – Tangenziale Esterna SpA ha illustrato questa mattina il restauro conservativo del cinquecentesco Oratorio di San Biagio di Rossate (LO) che la concessionaria finanzierà con 1,3 milioni di euro interamente a carico di privati e realizzerà adottando il progetto elaborato per conto della proprietà (la Curia di Lodi) e approvato dalla Sovrintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici di Milano. L’obiettivo dell’intervento, definito «un miracolo» dal parroco di Comazzo don Piergiacomo Gazzola, è quello di sottrarre il complesso al degrado e di riconsegnarlo, entro due anni, alla comunità locale come luogo di culto e teatro di manifestazioni culturali.

    L’illustrazione del recupero di «San Biagio» è avvenuta nell’ambito di un incontro che si è svolto all’interno dell’Oratorio, ubicato nel verde di Rossate, frazione di Comazzo. La chiesa è conosciuta dai lodigiani e dagli appassionati di arte lombarda sia per la struttura architettonica bramantesca inserita in un contesto agricolo sia per il Crocifisso ligneo venerato da secoli anche durante le processioni di fedeli nelle campagne circostanti.

    Alla conferenza, oltre a Fabio Terragni, amministratore delegato della società incaricata di realizzare e gestire la Tangenziale Est Esterna di Milano (apertura dei cantieri prevista per fine marzo), a Francesco Mazzola, progettista del restauro, e a don Gazzola, hanno preso parte il prefetto di Lodi Pasquale Gioffrè, il presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni, l’assessore alla Pianificazione territoriale della Provincia di Lodi Nancy Capezzera e il sindaco di Comazzo Italo Vicardi.

    «San Biagio», probabilmente edificato con funzioni di cappella gentilizia dell’adiacente Cascina Castellazzo e, nei secoli, utilizzato persino come deposito di trattori nonostante l’impronta del Bramante, necessita di efficaci quanto onerose opere di consolidamento e di valorizzazione nonostante, nel 1991 e nel 2001, sia stato sottoposto a due parziali restauri. Basta, del resto, un sopralluogo perché pure un occhio inesperto possa notare criticità a livello superficiale (attacco di biodeteriogeni sulle facciate esterne, umidità, discontinuità delle malte, assenza di canali di scolo per l’acqua piovana), problemi strutturali (lesioni in varie porzioni dell’edificio) e danneggiamenti (decorazioni interne).

    Il recupero della Chiesa, perla da riscoprire e da incastonare tra i gioielli dell’architettura religiosa lombarda, va inquadrato nell’ottica più ampia del progetto speciale ambientale denominato «Muzza-Rossate» che Tangenziale Esterna SpA svilupperà con l’obiettivo di riqualificare tutta l’area limitrofa a «San Biagio». Più nel dettaglio, l’intervento è incardinato sulla volontà di proiettare l’Oratorio al centro di un polo culturale (ospiterà la sede dell’Associazione studi bramanteschi) ed enogastronomico collegato da un sistema mobilistico all’insegna della sostenibilità totale, che verrà garantita da nove chilometri di nuovi percorsi ciclopedonali e dal ripristino di tracciati esistenti.

    La realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano (due miliardi di euro di investimenti complessivi interamente a carico di privati) non si limiterà, d’altra parte, alla costruzione del tracciato autostradale (32 chilometri da Melegnano ad Agrate Brianza), di 25 nuove arterie ordinarie (38 chilometri) e di moltissime piste ciclabili (30 chilometri). Il progetto prevede, infatti, anche la trasposizione dalla carta millimetrata di riqualificazioni dedicate a strade esistenti e la realizzazione di sei interventi speciali ambientali. A questi ultimi interventi, auspicati dai cittadini non meno delle infrastrutture viarie, Tangenziale Esterna SpA riserverà 130 milioni di euro, pari al 10% del valore complessivo del progetto Teem.

    «Siamo lieti di aver potuto presentare proprio sul territorio nel quale si svilupperà l’importante restauro dell’Oratorio bramantesco e il progetto speciale ambientale “Muzza-Rossate” – ha dichiarato, nel pomeriggio, l’amministratore delegato Terragni -. “San Biagio” e l’area adiacente vanno, sicuramente, recuperati al fine di allargarne conoscenza e fruizione all’intera Lombardia pure in vista di Expo 2015. L’intervento ci permetterà, inoltre, di ribadire l’impegno profuso dalla nostra società nella valorizzazione dei molteplici pregi naturalistici, culturali ed enogastronomici espressi dal Milanese, dal Lodigiano e dalla Brianza».

    Redazione

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