(mi-lorenteggio.com) Monza, 26 settembre 2012. Sono stati presentati oggi, presso la sede della Provincia, i dati relativi al flusso del mercato del lavoro nel primo semestre 2012 elaborati dall’Osservatorio Mercato del Lavoro, che raccoglie e analizza gli andamenti – tra cui le assunzioni e le cessazioni – derivanti dalle comunicazioni obbligatorie effettuate dalle aziende della Provincia di Monza e Brianza.
Le informazioni – elaborate dal CRISP – Centro di Ricerca Interuniversitario per i Servizi di Pubblica Utilità dell’Università di Milano Bicocca per conto della Provincia – consentono di individuare le dinamiche in atto nel mercato del lavoro provinciale ed il loro impatto sull’occupazione.
Nel primo Semestre 2012 sono oltre 106 mila le comunicazioni complessive effettuate da aziende con sede operativa nella provincia, di cui il 43% relative ad avviamenti (pari a oltre 45 mila unità) e il 40% a cessazioni (pari a oltre 42 mila unità); la quota rimanente, pari al 17%, riguarda proroghe e trasformazioni di contratti di lavoro.
Pertanto nel primo Semestre 2012 si registra un saldo positivo tra avviamenti e cessazioni di oltre 3.200 unità e risulta superiore rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente (+1.195 nel 2011). Gli avviamenti restano pressoché costanti rispetto al 2011 (+100), mentre crescono di oltre 1.300 unità le trasformazioni; calano proroghe (-400 circa) e cessazioni (-2 mila circa).
“Il trend recessivo in cui si trova il nostro Paese non accenna a fermarsi – commentano il Presidente Dario Allevi e l’Assessore al Lavoro e Formazione Professionale Enrico Elli – e i contraccolpi sul mercato del lavoro sono preoccupanti anche per le non rosee previsioni future. Da parte nostra confermiamo il massimo impegno a tutelare i posti di lavoro, anche con le poche risorse disponibili, mantenendo un occhio di riguardo alle categorie più fragili e svantaggiate. Ogni goccia è preziosa per salvare o creare occupazione. Un grazie doveroso lo vogliamo rivolgere a tutti gli attori socio-economici del territorio per la grande serietà e professionalità con le quali stanno affrontando questo difficile momento e per aver, insieme a noi, creato un sistema MB che cerca le ricette giuste per uscire dalla crisi”.
Dalle elaborazioni condotte sulla tipologia contrattuale che riguarda gli avviamenti emerge che il 62% degli stessi è stato effettuato con l’uso di forme contrattuali temporanee (tempo determinato, somministrazione, lavoro a progetto e altre comunicazioni), mentre nel 2011 la quota era pari al 65%. Si segnala quindi un calo della quota di tre punti percentuali dal primo semestre 2011 al rispettivo del 2012.
Gli avviamenti risultano in aumento del 10,8% per i contratti permanenti ed in particolar modo per il tempo indeterminato crescono di oltre 1.600 unità; al contrario i contratti temporanei mostrano un segno meno del 5% e il contratto di somministrazione presenta il calo maggiore (oltre 1.300 avviamenti in meno).
Per quanto riguarda i vari settori, si segnalano quelli del commercio e servizi con oltre 32.000 avviamenti ed una quota percentuale sul totale pari al 72%, dell’industria in senso stretto con una quota percentuale pari al 20% (oltre 9 mila avviamenti) e delle costruzioni con una quota pari al 7% (oltre 3 mila avviamenti). Solo però il primo mostra un aumento di avviamenti rispetto all’anno precedente (+7,1%, oltre 2 mila unità in più); gli altri sono in calo ed in particolare il settore industriale ha segnato una perdita di oltre 1.400 avviamenti.
Da ultimo le previsioni, per il primo semestre dell’anno 2013, indicano un possibile calo degli avviamenti del 12,7% rispetto al primo semestre 2012 (oltre 5.700 avviamenti in meno), mentre le cessazioni rimangono sostanzialmente costanti(+0,6%).
Dettagliando il dato previsionale per i principali settori economici nella provincia, emerge un potenziale calo di avviamenti, pur se non troppo elevato, per il commercio e servizi (-1,1%, oltre 300 avviamenti in meno) mentre per l’industria in senso stretto le previsioni sono ancora più negative con un -13,5% (oltre 1.200 avviamenti in meno).
Se nel commercio e servizi le cessazioni sono previste in aumento (+700 circa), nell’industria in senso stretto sono in calo dell’1,9% (-160 circa).
Mario Mezzanzanica, Direttore Scientifico del CRISP e Docente presso la Facoltà di Statistica dell’Università di Milano Bicocca ha spiegato che i fenomeni in atto stanno mostrando dei segnali, pur se non elevati, positivi per il commercio e servizi mentre per gli altri settori economici, l’industria in particolare, si riscontrano difficoltà e criticità significative. I dati previsionali dimostrano poi che la crisi non è ancora terminata e che potrebbero nei prossimi mesi manifestarsi fenomeni di ulteriore calo degli avviamenti in particolare per il settore industriale del territorio provinciale.
Redazione