(mi-lorenteggio.com) Milano, 11 ottobre 2012 – L’Accademia Reale Svedese ha oggi assegnato il Premio Nobel per la letteratura 2012 allo scrittore cinese Mo Yan, autore di ‘Sorgo Rosso’ (pubblicato in Italia da Einaudi).
In sintesi, la motivazione dell’Accademia Reale svedese: “con realismo allucinatorio fonde fiabe popolari, storia e contemporaneità“.
Mo Yan si presenta con un falso nome, che in cinese significa “non parlare”, è un intellettuale indipendente, di 57 anni, laureato presso la Facoltà di Letteratura dell’Istituto Artistico dell’Esercito di Liberazione Popolare (1984-1986) con un master in Studi letterari e artistici presso l’Università Normale di Pechino (1989-1991). E’ anche autore di opere teatrali e sceneggiature cinematografiche, come Sorgo rosso – premiato con l’Orso d’Oro al Festival del Cinema di Berlino – Il sole ha orecchie – premiato con l’Orso d’Argento al Festival del Cinema di Berlino e Addio mia concubina. Nel 2005 gli è stato assegnato il Premio Nonino.
Mo Yan è nato a Gaomi nella provincia dello Shandong, da una famiglia numerosa di contadini poveri. Dopo aver terminato i cinque anni delle scuole elementari, durante la rivoluzione culturale, ha abbandonato gli studi, per dedicarsi ai lavori manuali. Crescendo, unendosi agli adulti ha partecipato alle attività lavorative della comunità. Nel febbraio del 1976 ha lasciato il suo paese di origine per arruolarsi nell’esercito da soldato semplice, passando attraverso ruoli come: caposquadra, istruttore, segretario e scrittore. Nel 1981 le sue prime pubblicazioni.
Fra le sue numerose opere narrative, Einaudi ha finora pubblicato Sorgo rosso, L’uomo che allevava i gatti (entrambi del 1997), Grande seno, fianchi larghi (2002), Il supplizio del legno di sandalo (2005) e Le sei reincarnazioni di Ximen Nao. Delle sue undici novelle si ricordano: Felicità, Fiocchi di cotone, Esplosioni, Il ravanello trasparente. Tra i racconti, Il cane e l’altalena e Il fiume inaridito, che Einaudi ha pubblicato nella raccolta L’uomo che allevava i gatti (2008).
Silvia Muciaccia