(mi-lorenteggio.com) Cusago, 28 agosto 2012 – Esattamente una settimana fa era andata in scena l’esercitazione della Protezione Civile, che tra le varie prove, aveva visto la partecipazione di tutte le forze di soccorso di emergenza presenti sul territorio. Abbiamo visto Vigili del Fuoco, 118, Protezione Civile, Carabinieri e Polizia di Stato e Locale intervenire nel caso di un eventuale caso di deragliamento ad un treno ed esplosione.
Viale Europa bloccata
Carabinieri in viale Europa
Dopo una settimana esatta, casualmente la realtà. Che la situazione di emergenza, data un rave party, spetti anche alla Protezione Civile, ovvero sia necessaria la sua presenza non so dirlo, comunque, il "macello" è successo, per davvero.
La cronaca della notte di follia: parto dalla fine. La chiamo "follia" perchè di notte la criminalità del territorio fa di tutto, ma, non queste cose nè c’era in programma un evento tale da fare scaturire una protesta con tali gravi conseguenze.
Comunque: la via Cusago nel territorio di Cusago nei pressi del Viridea è ancora parzialmente occupata dalle auto e dai camper delle centinaia di giovani, provenienti principalmente da tutto il nord Italia e qualcuno dall’estero, che sin dal primo pomeriggio di ieri, 27 agosto, sono accorsi per partecipare ad un rave party in uno dei capannoni dismessi situato di fronte al noto motel lungo Viale Europa.
L’inizio di Viale Europa all’altezza di Cusago è bloccato da diverse pattuglie dei Carabinieri e da un loro nucleo in tenuta antisommossa.
Più in là verso il Motel Top tre gruppi del Reparto Celere della Polizia di Stato, dei quali uno sembra sia giunto in rinforzo da San Siro, con scudi e manganelli, presidiano e avrebbero sequestrato almeno un tir e due camion contenenti le casse e le strumentazioni per diffondere la musica. Durante il trasferimento dei tre mezzi, lungo la Tangenziale Ovest, il traffico ha subito per una quindicina di minuti un drastico rallentamento, da Trezzano a Figino.
Decine i giovani denunciati a vario titolo.
Il parcheggio del campo sportivo comunale di Trezzano sul Naviglio è occupato da un centinaio di giovani, i rimanenti, che con camper e altri mezzi passeranno la notte. Gruppetti di giovani si aggirano tra Trezzano e Cusago vagando in cerca non si sa di cosa.
Ma, il fatto grave è avvenuto poco dopo l’Hotel Le Moran e il Motel Top, nel tratto di strada di via Cusago, fino all’Appaloosa, qui, poco dopo le 20.00, nonostante i repetuti avvisi pacifici di sgombero, le forze dell’ordine e i centinaia di giovani, che dovevano partecipare ad un rave party, sarebbero venuti allo scontro, dopo l’occupazione di un capannone "dismesso", scelto come luogo della festa "clandestina".
Secondo me, ripeto, secondo me, un’opinione, l’esperienza di tre dirigenti della Polizia di Stato, uno della Celere e due del Commissariato Lorenteggio, che si sono trovati in turno in questa sera, ha evitato il degenerare della situazione e a mantenere la calma, nonostante lo scontro, con il prezioso contributo del vice Questore di Milano, che insieme hanno diretto l’operazione di polizia e hanno garantito i soccorsi nell’inverosimile teatro di guerriglia urbana. Tutto questo nonostante il clima violentissimo che si è creato ad un certo punto della serata e la "fattanza" di parte dei giovani presenti, che si sono scontrati con le forze dell’ordine.
Cartelli divelti, pietre e sassi sono quello che rimane, della insensata battaglia, sull’asfalto, che ha visto una cinquantina di feriti, 20 delle forze dell’ordine, dei quali una decina (tra partecipanti al rave e forze dell’ordine) ricoverate in codice giallo. Vigili del fuoco, ambulanze e auto mediche soccorrevano i presenti colpiti durante lo scontro, altri da malori. Ambulanze schierate come nel corso dell’esercitazione di protezione civile di una settimana fa.
Le scene di un teatro di guerriglia urbana, che esclusivamente ho attraversato , ma, non ho potuto fotografare perchè il clima pesante averebbe potuto aggravare la situazione e mettere a repentaglio sia la mia sicurezza sia la sicurezza di tutti quelli che vi erano sul posto, posso solo raccontarvele, con queste poche righe.
Non era una manifestazione politica, non c’erano diritti da difendere o tutelare, ma, la guerra c’è stata e non si capisce per cosa.
Vittori Aggio