(mi-lorenteggio.com) Milano, 13 novembre 2012 – La Provincia di Milano supporterà ad adiuvandum il ricorso al TAR promosso dal Comune di Melzo per l’annullamento della delibera del Comitato Interministeriale per la programmazione economica (CIPE) sull’approvazione del Piano delle Cave di Prestito. La Giunta, con gli assessori competenti, Fabio Altitonante, Luca Agnelli e Cristina Stancari, ha difatti autorizzato il ricorso da parte della Provincia in seguito alla notizia dell’avvio dei lavori preliminari per la cava di Gorgonzola per la costruzione della TEM.
«Pur ribadendo l’importanza dell’infrastruttura per risolvere i problemi viabilistici del quadrante Sud Est del Milanese – ha commentato l’assessore al Territorio, Fabio Altitonante – riteniamo fondamentale la salvaguardia del territorio, dal momento che stiamo parlando di aree all’interno del Parco Agricolo Sud Milano e che sono già state aperte altre cave di prestito per la realizzazione della Brebemi.
Abbiamo già ottenuto dal CIPE lo stralcio di due previsioni, dimezzando i poli estrattivi previsti per la TEM, e ci eravamo accordati con la Concessionaria Tangenziale Esterna S.p.A. affinché non si utilizzasse il sito se non in caso di emergenza. E al momento non è necessario! Si tenga presente che la cava prevedrebbe volumi di piano pari a 1.744.950 metri cubi, all’incirca quanto potrebbero trasportare 70.000 camion, e che in prossimità del sito individuato, tra Melzo e Pozzuolo Martesana, c’è già un’altra cava di prestito per la TEM con volumi pari a 2.316.500 metri cubi, ossia quasi 100.000 camion».
«Il territorio non può essere il solo a pagare il prezzo delle infrastrutture – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura, Luca Agnelli –. Abbiamo dimostrato conti alla mano che il piano cave vigente sarebbe stato in grado di soddisfare il fabbisogno di inerti per la realizzazione dell’opera, e in nome del quadro economico non si devono sacrificare ettari di territorio agricolo inutilmente.
L’auspicio è poi che si recuperi il dialogo con il mondo agricolo. Gli agricoltori oggi si vedono i terreni occupati spesso senza preavviso, ma soprattutto chiedono certezze sulle tempistiche e sulle modalità di indennizzo. Un momento di riflessione è necessario».
«L’impatto sull’ambiente di questa, come delle altre importanti infrastrutture che verranno realizzate sul nostro territorio, deve essere ridotto al minimo. Il ricorso a cave di prestito, poste al di fuori di quella che è una corretta programmazione delle risorse del nostro territorio, può a mio avviso avvenire solo in caso di dimostrata necessità ed urgenza. Comunque non prima di aver puntualmente verificato la possibilità al ricorso di materiali alternative a quelli naturali», ha concluso l’assessore all’Ambiente, Cristina Stancari.
La Giunta sottolinea, infine, che la delibera del CIPE, in alcune parti, è in contrasto con la normativa del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) e non tiene conto del parere espresso dalla Provincia, ribadito attraverso l’osservazione presentata al Concessionario CAL.
«Riteniamo che ogni azione nel territorio di Gorgonzola debba essere fermata – ha precisato Altitonante – e che non sia questo il modo corretto di operare da parte di una Concessionaria Autostradale. Ci aspettiamo pertanto che, nell’interesse del territorio, sia presa una decisione al più presto!».
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