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Intervista a Lucia Castellano, candidata alla Regione Lombardia da capolista del Patto Civico con Ambrosoli Presidente

(mi-lorenteggio.com) Milano, 11 febbraio 2013 – Dopo vent’anni passati a dirigere le carceri italiane, da Vallo della Lucania a Bollate, risalendo lo stivale attraverso Alghero e Genova e, dopo quasi due anni all’Assessorato alla Casa, Demanio e Lavori Pubblici del Comune di Milano, voluta fortemente nella Giunta dal sindaco Giuliano Pisapia, l’avvocato Lucia Castellano si candida alla Regione Lombardia da capolista del Patto Civico con Ambrosoli Presidente.
Perché, dopo nemmeno due anni, lascia la carica di Assessore per tentare l’avventura in Regione?
Ho scelto di guidare la lista civica di Ambrosoli, perché è necessaria una nuova interazione fra i partiti e la società civile e perché, insieme, si può davvero portare il buon governo di Milano in Regione. La mia esperienza, le battaglie e i risultati di questi anni sono al servizio di un progetto che ci porterà ad essere la locomotiva d’Italia, cancellando l’illegalità.
Dopo aver affrontato il tema della Casa da assessore, come intende affrontare il problema se dovesse arrivare a Palazzo Lombardia?
Bisogna costruire un dialogo costruttivo tra Regione, Aler e Comuni. I primi due fino ad oggi hanno servito soltanto interessi privati, perfino criminosi, dimenticandosi delle esigenze dei cittadini e di tante famiglie che, purtroppo, attendono ancora una casa. Occorre riformare totalmente le Aler, restituendo alla Regione il ruolo di ente legislatore, e ad Aler e Comuni quello di enti gestori.
Come si affronta l’emergenza abitativa di cui lei parla?
La prima cosa da fare è dare una casa ai cittadini partendo da quello che c’è! Aumentare l’offerta abitativa, dalle case sfitte ai progetti cominciati, e mai finiti, già presenti in moltissime zone del territorio, in accordo con Comuni e Aler. A Milano, con questo metodo, abbiamo pianificato la ristrutturazione di 1300 appartamenti a costo zero per l’amministrazione comunale, perché i lavori, finanziati nel passato, non erano mai cominciati. Quindi, tutelare le fasce sociali deboli e le cd. “fasce grigie”. Bisogna che la Regione controlli l’evolversi delle situazioni delle famiglie, prevedendo soluzioni diversificate e maggiore mobilità con il mutare delle condizioni economiche e sociali di ciascun nucleo.
Cosa si sente, infine, di promettere se dovesse essere eletta?
Non servono promesse, ma fatti concreti. La politica del fare ha caratterizzato i mesi di lavoro nella Giunta di Giuliano Pisapia e proseguirà sulla stessa linea in Regione. Con il Comune di Milano e i sindacati abbiamo ratificato il protocollo d’intesa che prevede riduzioni fino al 30% sugli affitti delle case popolari comunali, per circa 18.000 assegnatari; è stato avviato un bando per il sostegno agli affitti del Comune che, per venire incontro ai suoi cittadini, in seguito ai tagli imposti dal Governo e dalla Regione Lombardia, ha stanziato €3.700.000; sono stati assegnati oltre 200 alloggi ‘difficili’, cioè appartamenti di piccole metrature e disagevoli in favore di single, divorziati e disoccupati in difficoltà economica; durante il primo anno di Giunta sono stati ristrutturati 242 alloggi. Una media di 20 appartamenti al mese e, grazie a nuovi fondi derivati da due appalti, per l’ammontare di circa €12.000.000, nei prossimi mesi si potrà intervenire su altri 400 alloggi. Sono i numeri che parlano, non le promesse.
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A.V.
"Messaggio elettorale – Committente: Marlene Lombardo".




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