(mi-lorenteggio.com) Milano, 19 ottobre 2013 – La piazza del Duomo di Milano questa mattina si è trasformata in una grande palestra di primo soccorso. ‘Oltre 5.000’ è il nome del progetto portato avanti dall’Agenzia regionale per l’emergenza urgenza (Areu), che, durante la Settimana per la rianimazione cardio polmonare (14-20 ottobre), ha deciso di formare appunto migliaia di ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori di Milano. Con loro, che hanno già frequentato corsi di teoria nelle scorse settimane, stamani, per la parte pratica, c’era anche il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani.
Sotto l’occhio vigile di oltre 300 istruttori, alle 10 in punto e al suono delle sirene delle ambulanze riunite sul sagrato, è
iniziata l’operazione. A gruppi di sei, i ragazzi hanno assistito, prima, a una dimostrazione pratica di come si effettua il massaggio cardiaco e, poi, sono diventati loro stessi i protagonisti di questa importante mossa che, se ben effettuata, raddoppia le possibilità di sopravvivenza nell’immediatezza dell’incidente. In un secondo momento hanno anche imparato a usare il defibrillatore.
LA PREVENZIONE ANZITUTTO – "Un’iniziativa straordinaria – ha detto Mantovani, dopo essersi cimentato in prima persona con il massaggio e la respirazione bocca a bocca – e un ottimo modo per fare prevenzione, che ritengo un aspetto fondamentale per la salute di ogni cittadino. Aiutare i giovani a intervenire in caso di arresto cardiaco significa insegnare a salvare vite. E
questo non solo fa parte di una vera e propria rivoluzione culturale, ma sta alla base di chi fa politica a tutela del benessere delle persone".
Mantovani, accompagnato dal direttore dell’Areu Alberto Zoli, si è intrattenuto con numerosi ragazzi, per carpire anche da loro
emozioni e sensazioni e ha poi voluto rivolgere un grazie particolare agli istruttori e soccorritori "persone straordinarie, insegnanti chiari e precisi, che tanto stanno trasmettendo ai nostri ragazzi".
I CARDINI DELLA RIFORMA SANITARIA – Il vice presidente Mantovani, conversando con i giornalisti, si è soffermato anche
sulla riforma sanitaria, cui sta lavorando: "Stiamo facendo le valutazioni sulle diverse necessità territoriali – ha detto – e abbiamo istituito una commissione di saggi, che ci aiuti a valutare i primi interventi da fare". Mantovani ha comunque sottolineato che, alla base della nuova legge, ci saranno "la libertà di scelta per il cittadino su dove curarsi e la leale collaborazione tra pubblico e convenzionato, in modo che ci sia una crescita per tutti".
"Dopo 16 anni – ha continuato – la legge attualmente in vigore ha bisogno di essere adeguata alle nuove necessità, che emergono in tema di salute. Mi riferisco alla nuova mission degli ospedali, ai nuovi bisogni emergenti e al tema della cronicità
che, da sola, assorbe il 70 per cento del bilancio della sanità".
"L’unico obiettivo – comunque – ha concluso – non può che essere la salvaguardia di una salute di qualità per i Lombardi".

