GIURAMENTO GUARDIA SVIZZERA PONTIFICIA: OLTRE CINQUE SECOLI DI FEDELTÀ AL PAPA

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    Città del Vaticano, 6 maggio 2014 (VIS). Come il 6 maggio di ogni anno, alle 10:30 di questa mattina, si è tenuta la cerimonia del giuramento delle nuove reclute del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico. Presenti Cardinali, Vescovi, membri della Curia, Rappresentanti del Corpo Diplomatico presso la Santa Sede, dell’Esercito Svizzero, familiari e amici, le 30 nuove reclute, nelle loro eleganti uniformi, hanno prestato giuramento sulla bandiera del Corpo. "Oggi nel Palazzo Apostolico – nella casa del Papa ? si respira un?aria di festa. Il risuonare di voci e di musiche, i colori delle divise e delle bandiere, la presenza di tanti ospiti indicano che stiamo vivendo un momento particolarmente importante" – ha detto nel suo discorso l’Arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato, in rappresentanza del Santo Padre. "Sono trascorsi 508 anni dalla fondazione di questo benemerito Corpo di Guardia – ha proseguito l’Arcivescovo Becciu – e il fatto che dalla Svizzera non cessino di giungere giovani desiderosi di mettersi al servizio del Papa è motivo di fervido ringraziamento a Dio. Invitando i giovani alabardieri ad invocare con affetto e devozione i due nuovi papi santi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, l’Arcivescovo ha detto: "Chiedete loro che vi aiutino a svolgere nel modo migliore il vostro compito" ed ha ricordato: "Siamo nel mese di maggio, il mese mariano, e quindi l?inizio del vostro servizio è posto sotto la speciale protezione di Maria Santissima". Alla cerimonia erano presenti la delegazione del governo cantonale di Svitto guidata dal suo Presidente, il Signor Walter Stahlin; il Signor Pierre-Yves Fux, nuovo Ambasciatore Svizzero presso la Santa Sede, in rappresentanza della Confederazione Elvetica e il divisionario Hans-Peter Walser, in rappresentanza dell’Esercito Svizzero. Alle 17:30 di oggi pomeriggio, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, celebrerà la Santa Messa presso l’altare della Cattedra della Basilica di San Pietro, animata dal coro "Singkreis Brunnen".

    Dal 7 al 9 maggio prossimo, Sua Santità Karekin II, capo del Catholicossato di Etchmiadzin della Chiesa apostolica armena, verrà a Roma per incontrare Sua Santità Papa Francesco. Sua Santità Karekin II è stato eletto centotrentaduesimo Patriarca Supremo e Catholicos di tutti gli Armeni nel 1999.

    La Chiesa armena comprende due Catholicossati e due Patriarcati e conta circa sei milioni di fedeli. I due Catholicossati di Etchmiadzin e di Antelias sono in piena comunione, ma indipendenti dal punto di vista amministrativo. Il Patriarcato armeno di Gerusalemme ed il Patriarcato armeno di Costantinopoli dipendono da Etchmiadzin per le questioni spirituali.

    A partire dal Concilio Vaticano Secondo, si sono sviluppate nuove relazioni tra la Chiesa cattolica e la Chiesa armena. Rappresentanti dei due Catholicossati di Etchmiadzin e di Antelias sono membri della Commissione Mista Internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali.

    Durante il Grande Giubileo dell’Anno 2000, il Catholicos Karekin II ha reso visita alla Chiesa di Roma. Nel 2001, Papa Giovanni Paolo II ha visitato a sua volta il Catholicossato di Etchmiadzin. Il Patriarca si è recato nuovamente a Roma in occasione dei funerali di Papa Giovanni Paolo II, guidando personalmente la delegazione armena. Più recentemente, nel 2008 e nel 2012, il Catholicos Karekin II ha reso visita a Papa Benedetto XVI ed ha partecipato anche all?inaugurazione del ministero petrino di Papa Francesco.

    Il Catholicos incontrerà Papa Francesco e avrà con lui un momento comune di preghiera giovedì 8 maggio. Egli farà inoltre visita al Pontificio Consiglio per la promozione dell?unità dei cristiani e ad alcuni Dicasteri della Curia romana. Il Patriarca si recherà anche alla Tomba dell?Apostolo Pietro e pregherà presso la statua di Gregorio l?Illuminatore, che si trova nel cortile nord della Basilica vaticana.

    Redazione

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