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Lecco. Soccorsa escursionista in Grigna

LECCO – L’esito positivo di un intervento è sempre il risultato diretto della collaborazione fra tutte le realtà in campo e della perfetta interazione delle reciproche competenze tecniche: nella serata di ieri, sabato 5 settembre 2015, alle 18:55, è giunta una richiesta di soccorso alla Centrale operativa, per una donna di Vicenza di 66 anni, in Val Cassina, tra la Grigna settentrionale e quella meridionale. L’escursionista stava rientrando da una passeggiata in montagna con il gruppo CAI della città veneta ma è caduta e si è infortunata, procurandosi traumi che non le permettevano più di proseguire. La richiesta è giunta in un momento particolarmente delicato, in prossimità della scadenza delle effemeridi, entro la quale deve di norma compiersi un intervento svolto con l’elicottero; in contemporanea con la partenza dell’eliambulanza dall’elibase di Como, sono state allertate anche le squadre territoriali della XIX Delegazione Lariana del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). La presenza di vento forte rendeva la situazione ancora più complicata da gestire ma la stretta sinergia tra il pilota e i soccorritori del CNSAS ha permesso di ridurre di molto i tempi dell’operazione, che altrimenti si sarebbero estesi nelle ore successive, costringendo a un recupero in notturna, con tutte le difficoltà aggiuntive che comporta la movimentazione di persone e di mezzi al buio e su un terreno molto impervio. Invece, in una prima fase il pilota ha sbarcato un elisoccorritore nella zona in cui si trovava la signora ferita, poi si è diretto alla base del Centro operativo di Lecco per imbarcare altri quattro tecnici e trasportarli in quota. Una volta giunti sul posto, gli uomini del Soccorso alpino hanno raggiunto la donna e l’hanno spostata, per mezzo della barella portantina, in un’area più sicura per l’imbarco in eliambulanza e il successivo trasferimento in ospedale. Grazie al coordinamento tra i tecnici del Soccorso alpino e i piloti INAER, come spesso accade negli interventi più critici, è stato possibile accorciare i tempi dell’operazione e ridurre i rischi, quindi un plauso e un ringraziamento doveroso va a tutti coloro che hanno partecipato all’intervento.

V.A.

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