La richiesta di soccorso è giunta intorno alle 17:45 di oggi pomeriggio, sabato 17 gennaio 2016, e ha mobilitato anche quattro tecnici disostruttori della IX Delegazione Speleologica Lombarda, intervenuti a supporto dei colleghi tecnici e medici della XII Delegazione Emilia Romagna del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), già sul posto.

I tecnici disostruttori possiedono un’abilitazione specifica per l’utilizzo di microcariche esplosive, necessarie durante operazioni di soccorso di particolare complessità.
La ragazza si trova a circa 50 metri dall’ingresso, in un punto molto stretto.
Aggiornamento alle ore 22.50
Le sue condizioni di salute sono ancora in via d’accertamento da parte dei medici del CNSAS che, in squadra con i tecnici della XII Zona Speleologica Emilia Romagna sono attualmente impegnati nell’intervento, coadiuvati dai colleghi CNSAS della stazione alpina di Rocca di Badolo. L’infortunata si trova non lontana dall’ingresso ma la grotta presenta una serie di gallerie molto strette, pertanto tecnici specialisti della Commissione Disostruzione del CNSAS sono in viaggio per San Lazzaro Savena per rendere il percorso verso l’uscita della grotta agevole per la barellaSeguiranno aggiornamenti.
AGGIORNAMENTO ORE 11.15 DEL 17/01/2016
Nella notte di domenica 17 Gennaio G.G. ha raggiunto l’ingresso della cavità. I medici del CNSAS hanno rivalutato le condizioni dell’infortunata prima di accompagnarla ai mezzi di soccorso del 118. L’intervento ha avuto durata complessiva di 8 ore, impegnando circa 40 soccorritori dalle varie regioni comprendenti medici, disostruttori, tecnici, attrezzisti, direzione delle operazioni. Presenti sul posto per supporto logistico e servizio d’ordine VVF e CC e Polizia municipale.
V.A.