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LOMBARDIA. SALUTE, MARONI: ANCHE SU CURA ICTUS SIAMO MODELLO DA SEGUIRE

Milano, 23 gennaio 2016 –  "Lo scorso anno abbiamo approvato una legge che riforma, o meglio fa evolvere il sistema sanitario verso il futuro della societa’, con l’aumento dell’eta’ e della cronicita’. La parola d’ordine e’ passare dal curare il malato al prendersi cura del malato, della persona che non ha necessariamente bisogno di andare in ospedale ma ha bisogno di essere assistito. Questo riguarda anche il tema di oggi, ossia le conseguenze dell’ictus". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo questa mattina, all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, all’incontro ‘Stop all’ictus – Curare e prendersi cura’.

ACCOMPAGNARE PERSONE – "Tutto cio’ e’ stato messo come principio della nuova legge – ha aggiunto Maroni – sostituendo le Asl con le Ats e le aziende ospedaliere con le Asst. La ‘T’ di territorio e’ la vera novita’. I direttori degli ospedali devono preoccuparsi di cosa succede quando la persona che e’ ricoverata esce dall’ospedale, con tutto cio’ che serve per accompagnarla fino a che guarisce o si stabilizza".

NOSTRA LEGGE MODELLO – "Il Governo – ha sottolineato il presidente – ha riconosciuto che la nostra legge e’ cosi’ innovativa da essere difforme dal modello organizzativo nazionale ma ha riconosciuto la novita’ e la capacita’ di adeguare il sistema all’evoluzione della societa’. Se la legge otterra’ i risultati che si prefigge, il nostro sara’ il nuovo modello per la sanita’ nazionale. Abbiamo una grande ambizione e una grande responsabilita’".

SISTEMA INTERVENTO RAPIDO – Affrontando il tema particolare del l’ictus, Maroni ha sottolineato che "il sistema di intervento, che deve essere rapido, viene garantito da Areu, struttura che rappresenta un modello che molte Regione stanno copiando". "Areu – ha aggiunto Maroni – puo’ contare su 41 stroke unit (166 in Italia e 103 nel Nord). Dobbiamo aggiungerne ancora qualcuna ma, se si pensa che nel Lazio sono solo 5 e tutte a Roma, la Lombardia e’ una realta’ che puo’ fare scuola ed e’ un punto di riferimento". "Abbiamo introdotto nel 2013 – ha concluso Maroni – anche il ‘codice ictus’ per il triage dei pronto soccorso proprio perche’ la tempestivita’ e’ fondamentale. Siamo all’avanguardia e vogliamo continuare in questa direzione attraverso iniziative di promozione della prevenzione, come quella di oggi, che servono a diffondere le buone pratiche e a creare una grande alleanza tra istituzioni".

Redazione

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