Progettato da Giorgio Totino, architetto dello studio Twister di Milano, il Ryukishin è un locale dal design lineare, un riuscitissimo incontro tra il moderno gusto occidentale e le calde atmosfere del Giappone. Le linee pulite ed essenziali degli arredi si mescolano, infatti, a elementi decorativi più orientali, dando vita a un ambiente informale, ma molto accogliente, riscaldato dal sapiente impiego di colori caldi e luci soffuse. Il locale, totalmente climatizzato, aperto dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 23, con turno di chiusura la domenica, si sviluppa su una superficie di circa 90 m2 ed è suddiviso idealmente in tre zone. Sovrastato da pannelli decorativi a tema floreale che cambieranno seguendo l’avvicendarsi delle stagioni, il bancone del ramen è senza dubbio il cuore del ristorante, ove è possibile cenare su uno dei 7 sgabelli, ammirando lo spettacolo degli chef all’opera.
I rimanenti 60 coperti sono distribuiti sui tavoloni centrali e, in un’atmosfera più raccolta e riservata, su alcuni tavoli tradizionali alle spalle della cucina a vista. Nel pieno rispetto della tradizione, il Ryukishin propone diverse versioni di ramen, l’antica minestra giapponese a base di carne o pesce, arricchita dai classici spaghetti di grano, con sapori che spaziano dal leggero aromatico al forte piccante. Completa il menu del ramen bar un’ottima scelta di piatti tipici della solida cucina popolare nipponica, pietanze molto comuni nell’alimentazione quotidiana dei giapponesi, quali i Gyoza, ravioli alla piastra in diverse varianti, il Tori Karaage, pollo fritto alla giapponese e il riso al curry: niente sushi e sashimi, dunque, ma autentico comfort food. Al Ryukishin, una cucina fatta con il cuore sposa perfettamente la filosofia orientale del Washoku, secondo la quale i piatti devono appagare tutti i cinque sensi e non solo il gusto.
Redazione