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Giornata Mondiale della Terra. Al Museo della Scienza apre al pubblico la mostra “IL MIO PIANETA DALLO SPAZIO – FRAGILITÀ E BELLEZZA”

Milano, 20 aprile 2016. Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ospita, fino all’8 gennaio 2017, la mostra “Il mio Pianeta dallo Spazio – Fragilità e Bellezza”, progetto espositivo curato da Viviana Panaccia, promosso e organizzato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI)  e la Commissione Europea.

 

La mostra arricchita da due nuove sezioni dedicate rispettivamente ad atmosfera e deserti e ampliata nell’area inerente ai ghiacci e all’acqua offrirà al pubblico l’occasione di vedere il nostro bel pianeta con gli occhi dei satelliti, e in particolare dei nuovissimi satelliti Sentinel del sistema europeo Copernicus appena lanciati. L’apertura della mostra avverrà venerdì 22 aprile, nella Giornata mondiale per la Terra istituita dall’ONU.

 

L’esposizione è un viaggio che ci conduce, attraverso immagini satellitari e videoinstallazioni, nei luoghi più belli e remoti della Terra.

Immagini di rara bellezza che contrastano con la realtà, che testimoniano e ci invitano a riflettere sulla fragilità del nostro pianeta, minacciato dal cambiamento climatico a livello globale, e su come i satelliti possano contribuire a gestirne gli effetti.

 

Gli occhi dei satelliti ci inviano immagini della Terra in cambiamento: ghiacciai che si sciolgono, oceani che si innalzano, foreste pluviali minacciate dalla deforestazione, inaridimento delle terre coltivate e lincontrollato sviluppo delle megalopoli.

 

Il percorso espositivo è ideato per richiamare l’interesse di un ampio pubblico, con una particolare attenzione ai giovani, per sensibilizzarli a uno stile di vita eco-sostenibile e a un utilizzo più consapevole delle risorse naturali.

 

Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo dichiara: Con la nuova edizione ampliata della Mostra che già ha interessato per mesi i nostri visitatori,  il Museo affronta con immagini e scenari di grande fascino il tema complesso e fondamentale del nostro Pianeta, della sua straordinaria bellezza e contemporaneamente della sua fragilità. L’attenzione che dobbiamo dedicare alla natura, all’ambiente e al paesaggio ritrova forza attraverso incisive e vivide immagini. La mostra, pensata e realizzata per le scuole, le famiglie e tutti i visitatori interessati a esplorare questo tema, è grandemente immersiva e suscita sensazioni di rispetto e appartenenza. Coltivare il grande giardino del nostro pianeta è un compito per il quale dobbiamo preparare con attenzione le nuove generazioni”.

 

Lesposizione è divisa in sei aree tematiche: ghiacci e acqua, atmosfera, foreste, agricoltura, deserti e città.

 

DESERTI

Circa  un terzo delle terre emerse è classificato come arido o semi-arido con una seria scarsità di acqua e vegetazione. Gli ecosistemi aridi sono molto vulnerabili per il  sovra-sfruttamento e un uso inappropriato del suolo, come i pascoli eccessivi e i sistemi d’irrigazione inefficienti.  Il suolo perde gradualmente la sua produttività e la rada copertura vegetale si assottiglia ulteriormente.

Questa sezione mostra immagini  dei maggiori deserti del pianeta: il più grande, il Sahara, poi il Rub al-Khali, detto anche il Quarto Vuoto, in Arabia Saudita, il deserto cinese di Taklamakan, e quello cileno simil-marziano di Atacama.

 

ATMOSFERA

L’atmosfera è uno strato di gas attorno al pianeta, che regola la temperatura e protegge dalle radiazioni solari. È fondamentale per  lo studio del clima e dei suoi cambiamenti. I processi chimici e fisici influenzano infatti costantemente le condizioni atmosferiche rendendole molto dinamiche.

Sia le emissioni naturali sia quelle prodotte dalle attività umane influenzano il livello di ‘gas traccia’ nell’atmosfera, con numerose conseguenze tra cui l’aumento delle temperature. Queste emissioni includono l’ossido di carbonio, prodotto dalle auto, dal riscaldamento domestico e dalle macchine industriali, lo zolfo, emesso dalle attività vulcaniche, il metano, prodotto dall’allevamento del bestiame e dallo scioglimento del permafrost, e da molte altre fonti.

GHIACCI E ACQUA

Il ghiaccio si estende su gran parte della superficie terrestre e degli oceani. Queste aree, chiamate criosfera, contengono la maggior parte dell’acqua dolce del pianeta.
La criosfera è influenzata dal clima ma allo stesso tempo lo influenza. L’estensione del ghiaccio marino artico varia a seconda delle stagioni, ma negli ultimi decenni si è ridotto significativamente.
Inoltre anche le calotte ghiacciate dell’Antartide e della Groenlandia (che contengono la maggior parte dell’acqua dolce del pianeta) registrano una perdita costante di ghiaccio. Lo scioglimento di questi ghiacci fa defluire grandi quantità di acqua dolce negli oceani. Ciò non solo contribuisce all’aumento del livello dei mari con conseguenze sulle popolazioni costiere, ma cambia anche la salinità e la temperatura dell’acqua con ripercussioni sui modelli di circolazione delle correnti oceaniche che regolano il clima della Terra.

L’acqua copre i due terzi circa della superficie terrestre ed è essenziale per tutte le forme di vita. Ma solo il 3% dell’acqua è dolce e solo una piccola frazione è disponibile per gli esseri umani. La scarsità di questa preziosa risorsa e il conseguente suo controllo rappresentano ormai, specie nelle zone aride, una delle cause più frequenti di conflitti.

Il percorso espositivo mostra immagini di atolli, come le piccole isole del Pacifico, che rischiano di essere sommersi, di laghi che si restringono, come il lago d’Aral, e di grandi  fiumi  della Terra, come il Nilo e il Colorado, che sono minacciati dall’utilizzo intensivo dell’acqua e dalla costruzione di dighe.

 

FORESTE
Le foreste coprono 1/3 delle terre emerse e ospitano la maggior parte delle specie viventi, animali e vegetali, della Terra (80% della biodiversità) che oggi sono minacciate dalla deforestazione. Quest’area della mostra richiama l’importanza delle foreste per l’ecosistema del pianeta: essenziali per la bio-diversità e laboratorio naturale per l’assorbimento di CO2. L’agricoltura, una domanda crescente di cibo, lo sviluppo di megalopoli, lo sfruttamento minerario mettono a rischio questi ecosistemi biologicamente diversi. Questi fenomeni non influenzano soltanto il clima locale ma hanno delle conseguenze anche su quello globale. I satelliti di osservazione della Terra documentano lo stato di salute delle foreste, i processi di deforestazione e la conversione delle foreste in terreni agricoli. Sebbene i processi di deforestazione stiano rallentando, essi rimangono tuttavia ancora a livelli molto alti. Inoltre dalle immagini satellitari si possono rilevare disboscamenti e depositi di legname illegali.

 

AGRICOLTURA
L’agricoltura è essenziale per nutrire il pianeta ma può far fronte alle necessità di una popolazione in continuo aumento solo se essa è sostenibile (per far fronte alla crescita demografica si stima un aumento della produzione agricola del 70%). L’agricoltura intensiva ha reso uniforme il paesaggio agricolo: le enormi piantagioni e la rimozione degli habitat naturali hanno causato una perdita di biodiversità locale ma anche la riduzione delle riserve idriche, il degrado delle terre e il calo della loro produttività.

I satelliti di osservazione della Terra contribuiscono allo sviluppo di produzioni agricole sostenibili, fornendo mappature e classificazioni del terreno, e monitorandone i  suoi cambiamenti. Infatti i satelliti possono monitorare  l’uso delle risorse idriche, di fertilizzanti e pesticidi e contribuire alle previsioni relative alla produzione, al rendimento e alla qualità delle colture – tutte informazioni utili per la pianificazione economica e  per la garanzia di scorte alimentari.

 

CITTÀ
Oggi esistono oltre 30 aree metropolitane con più di 10 milioni di abitanti ciascuna. Tokyo è in cima alla lista  delle ‘megalopoli’ con circa 38 milioni di abitanti.

La crescita demografica, insieme allo spostamento di  masse di persone dalle zone rurali alle città, deve essere monitorata affinché questo processo avvenga su una base sostenibile, tale da non influenzare  la qualità della vita e la sicurezza degli abitanti. I dati ad alta risoluzione forniti dai satelliti sono importanti per la pianificazione e uno sviluppo sostenibile delle aree urbane. Questi dati possono essere utilizzati per controllare l’inquinamento dell’aria, i rischi ambientali e le risorse idriche.

 

LAREA SPAZIO DEL MUSEO

La mostra Il mio Pianeta dallo Spazio – Fragilità e Bellezza, è allestita al piano superiore delledificio monumentale del Museo, in unarea attigua allesposizione permanente dedicata allo Spazio e allAstronomia, realizzata con il contributo di partner istituzionali e privati tra cui ESA e aziende italiane leader nel settore aerospaziale, curata da Giovanni Caprara. Affascinanti oggetti originali e inediti, esperienze interattive, storie e tecnologie relative allesplorazione del cosmo, approfondimenti e curiosità affiancano lunico frammento di roccia lunare presente in Italia, raccolto nel 1972 dalla missione Apollo 17.

 

La mostra IL MIO PIANETA DALLO SPAZIO – FRAGILITÀ E BELLEZZA, come tutte le attività del Museo, ad eccezione della visita guidata al sottomarino S-506 Enrico Toti e dellesperienza a bordo del simulatore virtuale di volo in elicottero, è inclusa nel biglietto dingresso.

 

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci 

Dove siamo: Ingresso Via San Vittore 21 – 20123 Milano

Orario: da martedì a venerdì 9.30 -17 | sabato e festivi 9.30 -18.30

Biglietti dingresso

intero 10,00 | ridotto 7,50 per giovani sotto i 25 anni; adulti accompagnatori (max 2 persone) dei minori di 14 anni; persone oltre i 65 anni; gruppi di almeno 10 persone; docenti delle scuole statali e non statali; convenzioni |

speciale 4,50 per gruppi di studenti accompagnati dallinsegnante previa prenotazione.

Ingresso gratuito per: visitatori disabili e accompagnatore, bambini sotto i 3 anni, giornalisti solo previo accredito dell’Ufficio Stampa o presentazione del tesserino dell’Ordine dei Giornalisti in corso di validità e compilando il form di accredito.
Programma membership card: alla biglietteria sono in vendita 3 tipologie di card per l’accesso gratuito e illimitato al Museo in compagnia di una persona a scelta o della famiglia.
Visite guidate al sottomarino Enrico Toti
Non è possibile acquistare il biglietto per la visita guidata all’interno del sottomarino Enrico Toti separatamente da quello del Museo.
Il costo è di 8 + il biglietto del Museo (+ 2 per prenotazioni anticipate). Info e prenotazioni: tel.02.48555330, attivo il martedì e il venerdì dalle 13.30 alle 16.30, oppure via email a infototi@museoscienza.it
Simulatore virtuale di volo in elicottero
Il costo è di 8 + il biglietto del Museo. La prenotazione e lacquisto del biglietto avvengono il giorno stesso alla biglietteria (fino a esaurimento dei posti disponibili).
Biglietti online
Sul sito del Museo è possibile acquistare il biglietto dingresso al Museo intero o ridotto, il biglietto per il sottomarino Enrico Toti e per il simulatore di volo in elicottero.
MUST Shop: da martedì a domenica, dalle 10 alle 19; lunedì chiuso.


www.museoscienza.org | info@museoscienza.it | T 02 48 555 1

 

Redazione

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