169 PROGETTI IN TUTTA LA REGIONE – "Grazie a due bandi da 8,6 milioni di euro – ha spiegato Bordonali – abbiamo finanziato 169 progetti su tutto il territorio regionale per consentire ai Comuni e agli Enti locali di installare impianti di videosorveglianza e dotare le polizie locali di strumentazioni adeguate. Per la Lombardia la sicurezza e’ una priorita’ assoluta e in questo modo abbiamo pensato di dare una mano concreta ai comuni, da una parte aiutandoli a dotarsi di strumentazioni di ultima generazione e, dall’altra, facendo respirare le loro casse visto che copriamo l’80 per cento dei costi".
I FONDI PER IL COMUNE DI VARESE -Il Comune di Varese, in particolare, ricevera’ dalla Regione un totale di 79.760 euro che cofinanzieranno due progetti. Il primo (da 72.000 euro finanziato con 50.000) riguarda la videosorveglianza e prevede l’installazione di 5 portali con telecamere per la lettura targhe, l’acquisto di un software gestionale di controllo e gli allacciamenti alla fibra ottica o ponte radio. Il secondo (da 37.200 finanziato con 29.760) prevede l’acquisto di un telelaser di nuova generazione e di una autovettura ad alimentazione ibrida per la polizia locale. "Le telecamere che saranno installate – hanno detto i relatori – sono in grado di leggere le targhe in tempo reale e, attraverso accesso alle banche dati di Ministero e Ancitel, possono evidenziare la presenza di veicoli rubati, senza assicurazione, senza revisione o attenzionati dalla Forze dell’ordine". I nuovi impianti saranno posizionati: – in viale Belforte all’intersezione con la tangenziale – all’intersezione tra viale Borri e via Gasparotto – in via Caracciolo altezza Villa Baragiola – in piazza Liberta’ – in Largo Flaiano al termine del raccordo autostradale "Il Comune di Varese – ha ricordato Bordonali – aveva gia’ beneficiato di contributi da parte del mio assessorato. Nel 2014, infatti, avevamo destinato 20.000 euro ad altri progetti di sicurezza urbana verso cui riserviamo sempre un’attenzione particolare, perche’ questa e’ una delle principali garanzie che ci chiedono i nostri cittadini e che noi vogliamo assicurare".
ANCHE IL GOVERNO FACCIA LA SUA PARTE – Rispondendo alle domande dei giornalisti, Bordonali ha ricordato che il Governo, "pur essendo titolare delle competenze, e’ completamente assente in tema di sicurezza. Abbiamo chiesto piu’ volte al ministro dell’interno che le Forze dell’Ordine presenti in Expo potessero rimanere in Lombardia. Non solo non ci e’ mai stato stato dato riscontro affermativo, ma non ci e’ neanche mai stata recapitata alcuna risposta. Abbiamo suggerito anche un maggior presidio della Polfer sui treni e nelle stazioni, ma anche in questo caso non c’e’ stato alcun riscontro". "Sulla sicurezza abbiamo investito molto e vogliamo continuare a farlo". Lo ha assicurato il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, questo pomeriggio a Varese, per la presentazione del progetto di videosorveglianza del Comune, cofinanziato da Regione Lombardia. Le nuove telecamere leggono le targhe in tempo reale e, attraverso accesso alle banche dati del Ministero dell’Interno e di Ancitel, evidenziano la presenza di veicoli rubati, senza assicurazione, senza revisione o ‘attenzionati’ dalla Forze dell’Ordine.
EVOLUZIONE DEL SISTEMA – "Gia’ da ministero dell’Interno – ha ricordato il Governatore – mi ero occupato di progetti di video sorveglianza, per consentire ai Comuni, attraverso la Polizia Locale, di avere l’accesso alla banca dati del Viminale, dalla quale si possono avere molte informazioni utili per la sicurezza urbana. Quello che presentiamo oggi – ha osservato – e’ un’applicazione concreta di quel disegno".
FARE RETE – Bisogna "lavorare piu’ intensamente", ha esortato il presidente lombardo, per "mettere in rete tutte le reti di video sorveglianza, pubbliche e private, con una centrale unica che sia in grado di gestire le informazioni. Ad esempio, nel caso di una rapina in un negozio, seguire chi ha commesso il crimine da dove lo ha effettuato fin dove e’ possibile. Ci sono gia’ delle sperimentazioni in corso, ma vogliamo implementare l’impegno e avvieremo nuove sperimentazioni in questa direzione".
MODELLO ANCHE PER STRADE PROVINCIALI – Questo progetto inoltre, ha proseguito Maroni, "mi interessa in maniera particolare, perche’ come Regione stiamo pensando alle iniziative da prendere qual ora dovesse essere confermata la riforma della Costituzione che abolisce le Province. Con il loro venire meno, le strade provinciali e quelle statali gestite dalle Provincie, cioe’ oltre 10mila chilometri di strade, passeranno tutte in carico alla Regione? Una domanda che ci preoccupa molto e quindi ci interessano queste iniziative, perche’ domani ci potranno coinvolgere direttamente come Regione".
Redazione