TEMPORALI FORTI – Il codice ‘Arancione’ per rischio ‘Temporali forti’ e’ per le zone: IM-05 (Lario e Prealpi occidentali, province di Como e Lecco), IM-06 (Orobie bergamasche, provincia di Bergamo), IM-08 (Laghi e Prealpi orientali, province di Bergamo e Brescia), IM-09 (Nodo idraulico di Milano, province di Milano, Como, Lecco, Monza e Brianza, Varese), IM-10 (Pianura centrale, province di Milano, Bergamo, Cremona, Lecco, Lodi, Monza e Brianza), IM-11(Alta pianura orientale, province Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova), IM-13 (Bassa pianura orientale, province Cremona, Mantova).
INDICAZIONI OPERATIVE – Sulla base delle previsioni meteorologiche emesse da Arpa-Smr e delle valutazioni condotte dal Centro funzionale regionale, si suggerisce ai Presidi territoriali di mantenere un’adeguata attivita’ di sorveglianza: agli scenari di rischio temporali forti (rovesci intensi, fulmini, grandine, raffiche di vento) con elevata incertezza previsionale ma che potrebbero determinare effetti anche diffusi quali: danni alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento; rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilita’ e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi; danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate; innesco di incendi e lesioni da fulminazione; problemi per la sicurezza dei voli amatoriali e delle attivita’ svolte sugli specchi lacuali; agli scenari di rischio idrogeologico e idraulico, con effetti anche diffusi legati a instabilita’ di versante, colate di detrito o di fango, fenomeni di erosione e cadute massi, locali innalzamenti dei livelli idrici, fenomeni di erosione spondale e possibili locali effetti di esondazione (anche dovuti a insufficienze locali delle reti di drenaggio urbano, in particolare nelle aree metropolitane), che potrebbero determinare pericolo per la sicurezza e integrita’ di beni e persone, come ad esempio: interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimita’ di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimita’ del reticolo idrico; danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attivita’ agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane o da colate rapide; allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici; danni alle opere di contenimento e regimazione dei corsi d’acqua; danni a infrastrutture, edifici e attivita’ agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili; danni agli attraversamenti fluviali in genere con occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori e maggiori; danni a beni e servizi. Si consiglia, dove ritenuto necessario, l’attivazione dell’attivita’ di monitoraggio e sorveglianza e l’attuazione di tutte le misure previste nella Pianificazione di Emergenza locale e/o specifica.
ZONE OMOGENEE – A tutti i Sindaci e’ richiesto di verificare la nuova zona omogenea di appartenenza consultando l’allegato 2 (da pag. 84 a pag. 174) dell’aggiornamento della Direttiva pubblicata sul sito regionale di protezione civile all’indirizzo: www.protezionecivile.regione.lombardia.it
SEGNALAZIONI – La Sala operativa centro funzionale monitoraggio rischi, invita a segnalare ogni evento significativo alle email: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it salaoperativa@protezionecivile.regione.lombardia.it .
Redazione