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Una giornata storica per l’intera Valle del Lambro: firmato l’accordo quadro sulla Cava di Brenno

(mi-lorenteggio.com) COSTA MASNAGA, 1° LUGLIO 2017 – Al via entro la fine dell’anno il cantiere per la trasformazione dell’ex miniera di Brenno in una vasca di laminazione del torrente Bevera, il più importante affluente del fiume Lambro. Con la firma dell’accordo quadro, si conclude dopo nove anni di attesa (il primo protocollo risale al novembre 2008) una delle più importanti opere di prevenzione idraulica della Brianza. Attori dell’intesa, che avrà durata di 10 anni e comunque fino al termine delle operazioni di recupero ambientale del sito minerario, il Parco della Valle del Lambro con la Presidente Eleonora Frigerio, Regione Lombardia con l’Assessore Regionale Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città Metropolitana, Viviana Beccalossi e  direttore vicario del Dg Territorio Urbanistica Dario Fossati, il Comune di Costa Masnaga con il sindaco Sabina Panzeri e Lucio Greco, Amministratore unico di Holcim Italia Spa. La vasca di laminazione all’interno della Cava di Brenno non ha eguali nel mondo, perché rappresenta un caso unico di miniera già esistente che verrà utilizzata come vasca per la laminazione delle acque.

          


IL PROGETTO – Per la realizzazione dell’opera è stato necessario acquisire al demanio l’intera superficie della miniera pari a poco più di 200 mila metri quadri. Dal punto di vista idraulico il nuovo invaso è in grado di accumulare oltre 1 milione di metri cubi, riducendo, in caso di piena, di due terzi, la portata che la Bevera di Molteno immette nel Lambro. L’importo complessivo del progetto è di 6 milioni 700 mila euro che comprende anche, il recupero ambientale dell’intera area della Cava, con la creazione di un nuovo parco fruibile alla popolazione, dove saranno realizzate nuove piste ciclabili e spazi verdi per i cittadini di 700 mila euro e compensazioni ambientali per 1 milione di euro. Un aspetto interessante del piano è che l’area potrà essere immediatamente utilizzata ai fini della sicurezza idraulica della Valle del Lambro, indipendentemente dallo stato di riempimento e recupero ambientale della miniera. Il progetto che vede il Parco come attuatore e successivamente come gestore della vasca di laminazione con il Drf (il Dipartimento di Riqualificazione Fluviale) diretto dell’Ing. Daniele Giuffrè, partirà con il cantiere già a fine anno e si concluderà in un anno e mezzo, verso la metà del 2019.

                   


 (Foto: da sinistra il vice sindaco di Costa Masnaga, Cristian Pozzi, l’assessore a Urbanistica ed Edilizia Privata, Maurizio Corbetta, il vice presidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città Metropolitana, Viviana Beccalossi, e  direttore vicario del Dg Territorio Urbanistica Dario Fossati, il sindaco di Costa Masnaga Sabina Panzeri, Lucio Greco, Amministratore unico di Holcim Italia Spa e Eleonora Frigerio Presidente del Parco Valle Lambro)


I BENEFICI – La Cava di Brenno è la terza tessera di un importante piano di prevenzione idraulica e di l’interventi strutturali di riduzione del rischio idrogeologico che riguarda l’intera asta del fiume brianzolo. Con il Cavo Diotti e l’area di laminazione di Inverigo, il Parco, va a completare le principali azioni previste dall’autorità di Bacino del Po per il fiume Lambro. L’intero complesso delle tre opere idrauliche, Brenno, Diotti e Inverigo, ammonta a 13,9 milioni di euro: per la sola cava di Costa Masnaga verranno realizzate strutture idrauliche per 2 milioni 180 mila euro. Per dare un metro di giudizio, i danni della sola alluvione del 2002, che con queste opere in funzione non si sarebbe verificata, hanno raggiunto la cifra di 35 milioni di euro.

«Oggi per il Parco Valle Lambro è una giornata storica. La firma di quest’accordo arriva dopo 9 anni di complicato lavoro e siamo felici di aver centrato un obiettivo di fondamentale importanza per la sicurezza di tutti i cittadini. Con la firma di oggi, diamo definitivamente il via al terzo e ultimo strumento di laminazione della Valle del Lambro e alla sua realizzazione potremo garantire la prevenzione di tutte le piene (salvo quella duecentennale). La soddisfazione è ancora più grande perché siamo riusciti a portare a termine le progettualità e gran parte della realizzazione delle opere dei tre strumenti idraulici nel nostro mandato. Sono stati cinque anni di intenso lavoro che hanno portato ad un risultato eccezionale. Devo ringraziare Regione Lombardia per la fiducia che ci ha dato e che ci dà,  tutti gli Enti che sono stati coinvolti nelle progettualità delle tre opere e soprattutto i Consiglieri e tutti i dipendenti del Parco che ringrazierò qui tutti insieme nella figura del nostro Ingegnere responsabile Daniele Giuffrè – ha spiegato l’Avv. Eleonora Frigerio, Presidente del Parco Regionale della Valle del Lambro – Il progetto è semplice. Il grande invaso che fino a pochi anni fa ospitava la Cava di Brenno, sarà utilizzato durante le perturbazioni, per convogliare temporaneamente le acque della piena del torrente Bevera, sottraendole così alla piena del Lambro. Passata l’emergenza, le acque verranno reimmesse nella Bevera, preparando così la vasca di laminazione per un nuovo impiego».


                     

                                                             Visita alla vasca di Brenno

"Con la firma di questo accordo quadro si conclude una delle piu’ importanti opere di prevenzione idraulica della Brianza. Quello della cava di Brennoe’ l’unico caso al mondo in cui una miniera gia’ esistente verra’ utilizzata come vasca per la laminazione delle acque, prevenendo cosi’ il rischio di esondazioni nei comuni della Valle del Lambro. Dal 2019 infatti tutta l’asta del fiume Lambro sara’ in sicurezza e la Brianza non correra’ piu’ il rischio di essere allagata. I miei complimenti al presidente del Parco Valle Lambro Eleonora Frigerio, all’assessore regionale Viviana Beccalossi e al sindaco di Costa Masnaga Sabina Panzeri che, con un’ottima collaborazione istituzionale, hanno raggiunto un
risultato che possiamo definire storico" ha dichiarato il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala a proposito della firma dell’accordo
quadro.
DA REGIONE OLTRE 6 MILIONI –   La cifra comprende anche il recupero ambientaledell’intera area della Cava, con la creazione di un nuovo parco fruibile ai cittadini.

 

V.A.

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