PALAZZO PIRELLI – "La proposta italiana – si legge nella lettera – e’ molto forte e qualificata, dalla sede individuata – il Palazzo Pirelli, attuale sede del Consiglio regionale della Lombardia – a tutti i servizi che oggi la citta’ di Milano e’ in grado di offrire al personale di Ema e alle famiglie in materia di trasporti, scuole internazionali, qualita’ della vita, universita’ e assistenza nelle operazioni di trasferimento, fino al tessuto scientifico e di ricerca in cui Ema andrebbe ad inserirsi, che, come sai, vede nel settore farmaceutico, della salute e delle scienze della vita uno dei punti di eccellenza del nostro territorio. Riteniamo dunque che la proposta di Milano come nuova sede di Ema sia molto competitiva rispetto a tutti i criteri e parametri stabiliti dal Consiglio europeo per la relocation dell’Agenzia".
CANDIDATURA ITALIANA – "Ci preme sottolinearti un elemento: Milano e la Lombardia – scrivono Maroni e Sala – sono davvero in grado, con il supporto del Governo, di assicurare quella "continuita’ operativa" di Ema nel momento in cui dovra’ lasciare Londra; continuita’ indicata quale "criterio rilevante" per la valutazione tecnica delle candidature da parte della Commissione europea e fondamentale in una attivita’ che ha ricadute sulla salute dei cittadini europei. Abbiamo appreso con grande soddisfazione della Tua volonta’ di presentare a Milano la candidatura italiana, iniziativa che condividiamo e che riteniamo utile a sostenere una proposta assolutamente competitiva sotto molteplici punti di vista.
STRAORDINARIA OPPORTUNITA’ – "La presentazione pubblica – concludono Maroni e Sala – risultera’ peraltro ancor piu’ significativa se realizzata in concomitanza con la presentazione ufficiale del dossier, che – come sai – dovra’ avvenire entro il prossimo 31 luglio, in base alla procedura individuata dal Consiglio".
Redazione