(mi-lorenteggio.com) Milano, 26 febbraio 2018 – La famiglia, grazie alle sensibilità, all’ampiezza di vedute ed alle disponibilità al confronto ed allo sviluppo della sussidiarietà tra le diverse componenti della società, svolge ruoli sociali impliciti e espliciti di grande importanza e può concorrere in modo significativo alla programmazione ed attuazione di politiche che rispondano alle aspirazioni delle persone ad una vita che rispetti la loro dignità.
Le possibilità delle famiglie e delle associazioni familiari ad esprimere le proprie potenzialità dipendono dallo sviluppo di politiche strutturate, sistematiche e durature in grado di sostenere progetti e scelte di vita ed “investimenti familiari” integrati, stabili, affidabili e finanziate in modo adeguato ai bisogni.
Sono soprattutto i valori socio culturali gli elementi che caratterizzano l’identità di un popolo e sostengono il senso di appartenenza ad un territorio che ha una sua storia e dei patrimoni di valori e di esperienze che contribuiscono al rinnovamento del sistema produttivo costituito da imprese di piccole dimensioni che hanno perciò bisogno di sviluppare le potenzialità connettive per poter sviluppare e qualificare le loro attività.
Le politiche familiari non possono più essere lasciate solamente alla buona volontà di alcuni amministratori illuminati, ma necessitano delle attenzioni i tutte le amministrazioni pubbliche e di una molteplicità di azioni, con particolari attenzioni allo sviluppo di politiche che favoriscono lo sviluppo della sussidiarietà tra le politiche ed i servizi programmati dalla Regione e dai Comuni e le iniziative organizzate dalle associazioni di promozione sociale con specifiche attenzioni alle possibilità di:
§ governarle in modo policentrico, plurale e democratico;
§ programmarle negli ambiti territoriali, per avvicinarle alle famiglie e responsabilizzare tutti gli attori che partecipano allo loro progettazione ed attuazione;
§ finalizzarle ad obiettivi che valorizzano le potenzialità delle persone delle organizzazioni sociali;
§ valutare i risultati raggiunti per riprogettarle e migliorarle nel tempo.
Il Forum delle associazioni familiari della Lombardia chiede perciò a tutte le forze politiche che saranno presenti in Consiglio regionale di impegnarsi a programmare un piano pluriennale per la famiglia che preveda:
a) la verifica dell’implementazione e degli effetti delle politiche regionali per la famiglia e della sperimentazione delle azioni attivate con la legge regionale sul fattore famiglia lombardo;
b) la presentazione ed approvazione di una legge di riordino delle norme legislative ed amministrative che investono direttamente le famiglie.
Le disponibilità evidenziate nei programmi elettorali dei candidati alla Presidenza della Regione costituiscono degli importanti presupposti per la programmazione ed attuazione di politiche attente alle dinamiche innovative, che caratterizzano il sistema produttivo lombardo, e alle possibilità, di valorizzare le potenzialità delle famiglie di contribuire ad un effettivo e duraturo sviluppo economico e sociale.
Forum Regionale delle Associazioni Familiari della Lombardia AGe-AGeSC-AC LI-AiBi-AIART-ALLEANZACATTOLICA-La BOTTEGA dell’OREFICE-MONDO di COMUNITA’ e FAMIGLIA-COOPERATORISALESIANI-ILMELOGRANO-CIF-CLOMB-COLDIRETTI-FAES-FAMIGLIE NUMEROSE-FAMIGLIE NUMEROSE CATTOLICHE-FAMIGLIE NUOVE-FAMIGLIA per l’ACCOGLIENZA-FAMIGLIE SEPARATE CRISTIANE-FelCeAF-FEDERVITA-INCONTRO MATRIMONIALE-MCL-MOICA-OEFFE-ORDINE FRANCESCANO SECOLARE-NUOVE ONDE-RINNOVAMENTO nello SPIRITO-SIDEF-UCIPEM-FORUM Provinciali di BERGAMO-BRESCIA-COMO-CREMONA-LODI-MANTOVA-MILANO-MONZAeBRIANZA-SONDRIO-VARESE