(mi-lorenteggio.com) Milano, 23 marzo 2018 – “Per l’ennesima volta lo Sportello unico per l’Edilizia conferma: in via Faa di Bruno c’è una moschea abusiva che va chiusa e i locali che illecitamente la ospitano devono essere ripristinati alla loro funzione, cioè a laboratorio. E questa volta c’è una novità: se l’ordine non viene eseguito entro i termini previsti, i locali passeranno nella disposizione del Comune”. Ne danno notizia il Presidente del Municipio 4, Paolo Guido Bassi (Lega) insieme al presidente e vice-presidente della commissione Sicurezza del Municipio stesso, Francesco Rocca (Fdi) ed Emanuela Bossi (Lega). Il provvedimento, affermano gli esponenti della Lega e di Fdi, “ricostruisce una vicenda che si trascina da oltre due anni e che, da quando il Municipio 4 è governato dal Centrodestra, ha visto una serie di pronunciamenti sempre dello stesso tenore: in quel caseggiato insiste un centro islamico irregolare, che non ha a alcun titolo per rimanervi”. Ora, osservano, “vediamo se ci saranno ricorsi. In caso contrario, trascorsi i termini previsti e qual ora non ottemperassero a quanto ordinato, l’ordinanza diventerà esecutiva e dovranno scattare i sigilli”. Come Municipio 4, ricordano Bassi, Rocca e Bossi “abbiamo lavorato fin dal nostro insediamento affinché su questa vicenda vincessero regole e legalità. Ringrazio di cuore i cittadini del palazzo di via Faa di Bruno e in particolare il loro avvocato, Serenella Lattanzio, che con coraggio e dedizione sono stati e sono nostri alleati in questo impegno. Non possiamo ancora dire di aver vinto, ma certamente è stato segnato l’ennesimo round a nostro favore. E adesso possiamo sperare che entro la prossima estate, finalmente, in questo quartiere non ci sia più una moschea abusiva”. “Un unico rammarico – concludono – è aver sentito tanto, troppo, lontano Palazzo Marino. A eccezione di alcuni consiglieri comunali di centrodestra, non si è mai levata una voce a sostegno della nostra azione tesa a riportare decoro e sicurezza in questo spicchio di periferia. In molti hanno preferito ignorare la preoccupazione dei cittadini e le istanze del Municipio, che pure come dimostra anche l’ultimo provvedimento amministrativo adottato, sono sempre state circostanziate e mai frutto di visioni pregiudiziali o ideologiche”.
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