(mi-lorenteggio.com) Milano, 26 aprile 2018 – "La sentenza della Corte costituzionale suscita grande interesse. La scelta del Veneto e’ da approfondire anche in Lombardia per garantire maggiore efficacia ad attivita’ come il contrasto della fauna selvatica e il contenimento dei relativi danni. E’ un modo per ridare prospettiva a un settore decapitato dalla sciagurata riforma Delrio. Nel frattempo auspico in sede nazionale una modifica alla legge 157 per riconoscere anche in ambito normativo e non solo gurisprudenziale alla Regione l’attivita’ ittico-venatoria". Lo ha detto Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia in merito alla recente sentenza della Corte costituzionale, che promuove la scelta del Veneto di istituire il Servizio di vigilanza regionale in materia di fauna, pesca e ambiente e di inquadrare sotto un’unica gestione regionale il personale delle Polizie provinciali. I giudici della Consulta hanno respinto il ricorso del Governo, che aveva contestato l’invasione della competenza statale esclusiva in materia di ‘ordine pubblico e sicurezza’, e hanno confermato la validita’ della scelta della Regione Veneto che ha istituito il Servizio regionale di vigilanza, che riunisce guardie provinciali e ispettori in un unico corpo diretto e organizzato dalla Regione con compiti di vigilanza in materia ambientale, agroalimentare, faunistico-venatoria e ittica. "In particolare, la Corte ha confermato come gli agenti dei corpi di Polizia provinciale trasferiti alla Regione possano confermare la qualifica di ‘agente di polizia giudiziaria’. Sono l’unica figura professionale autorizzata, nell’organico della Regione, a portare un’arma e ad avere poteri di indagine, perquisizione, sanzione e arresto" conclude Rolfi.
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