(mi-lorenteggio.com) Milano, 30 aprile 2018 – "La stagione dell’arrampicata primaverile ha registrato la prima morte oggi dopo che un alpinista italiano, Simone La Terra, è deceduto nei pressi del Campo III sul Monte Dhaulagiri (8.167 m), (una delle cime più alte della catena dell’Himalaya in Nepal), secondo l’organizzatore della spedizione" come riporta Himalayan Times, in un articolo di Rajan Pokhrel.
Damber Parajuli, Managing Director di Prestige Adventure, ha detto a THT che il corpo di Simone è stato portato al Tribhuvan University Teaching Hospital di Kathmandu questo pomeriggio.
Secondo lui, Simone è scomparso da ieri mattina dopo che un forte vento ha spazzato via la sua tenda. Una ricerca aerea è stata condotta anche per localizzare l’alpinista, ha detto, aggiungendo che la squadra di ricerca ha recuperato il suo corpo ad un’altezza di 6.100 m questa mattina. Simone faceva parte di una squadra di 15 membri guidata dall’Alpinista spagnola Catalina Quesada Castro.
Simone La Terra (www.simonelaterra.it) , nato il 7 maggio 1981, di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, ha scalato cinque cime di 8.000 metri e ha anche organizzato oltre una dozzina di spedizioni tra l’Himalaya e il Karakorum. In precedenza, Simone aveva abbandonato la scalata sul monte Dhaulagiri nel 2013, dopo che lui e Paweł Michalski erano stati fermati a 7.200 metri a causa del ghiaccio e dei venti forti.
Secondo il Dipartimento del Turismo locale, almeno 26 scalatori di due squadre diverse si sono già diretti al campo base per tentare di scalare la settima vetta più alta del mondo in questa stagione. Tra questi, lo scalatore spagnolo Carlos Soria Fontan (79), che fa parte di un’altra squadra di 11 membri guidata dall’Alpinista serbo Dargon Celkovic.
V. A.