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Ceriano – Bilancio comunale solido, recuperati 300mila euro in 3 anni

(mi-lorenteggio.com) Ceriano Laghetto, 15 maggio 2018  – E’ stato approvato nell’ultima seduta di Consiglio comunale il rendiconto di bilancio 2017 che certifica i significativi passi in avanti compiuti dall’Amministrazione comunale in direzione del recupero delle imposte sommerse e di una conseguente maggiore equità fiscale. L’operazione di accertamento e verifica in particolare sulle quote Imu, avviata nel 2015, ha portato ad un recupero di circa 300mila euro già incassati e, soprattutto, all’allargamento della base imponibile che avrà effetto anche sui prossimi anni di riscossione, consentendo una più equa ripartizione del carico fiscale. Nel merito, il bilancio consuntivo 2017, che vede alcune significative modifiche d’impostazione con l’introduzione delle pratiche del cosiddetto “Bilancio armonizzato”, vede un risultato di amministrazione, al 31 dicembre 2017 di 1 milione e 42mila euro. Dedotta la parte di residui attivi relativa a pagamenti che sono stati di fatto incassati a inizio del nuovo anno (circa 802mila euro) e considerando le quote vincolate per legge, la parte concretamente “spendibile” è di poco più di 142mila euro, la cui destinazione sarà stabilita dalla Giunta nelle prossime settimane. “Le cifre fornite durante la discussione del bilancio, certificano una situazione di assoluta solidità finanziaria del Comune di Ceriano Laghetto oltre agli importanti risultati concreti ottenuti negli ultimi tre anni con gli accertamenti condotti dagli uffici” -commenta l’assessore al Bilancio, Roberto Crippa. “Abbiamo introdotto un meccanismo virtuoso che, oltre a ristabilire una maggiore equità fiscale tra i cittadini, consente al Comune di contare su nuove risorse certe anche per i prossimi anni. E’ la conferma di un percorso virtuoso, rispettoso della legge ed efficace”. L’analisi del bilancio consuntivo 2017 fa di Ceriano Laghetto un Comune quasi totalmente “autosufficiente”, ovvero in grado di mantenere la propria struttura e i propri servizi direttamente con le entrate fiscali territoriali di competenza, mentre i trasferimenti dello Stato incidono per solo il 4% sulle entrate principali e sulla spese finali ricomprese della quota di risarcimento di mutui aperti in passato, buona parte dei quali ormai in fase di estinzione.
Redazione

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