(mi-lorenteggio.com) Bruxelles, 18 maggio 2018 – "Il deferimento dell’Italia per la scarsa qualità dell’aria è la prova più evidente del fallimento delle politiche ambientali portate avanti dalle Regioni e dai Governi italiani negli ultimi vent’anni. Ora più che mai bisogna mettere in campo azioni concrete per combattere lo smog, laddove colpisce di più, come a Milano e in Lombardia, slegandoci dai vecchi modelli di mobilità che hanno contribuito a questa situazione. Naturalmente noi siamo pronti a fare la nostra parte, promuovendo la diffusione dei veicoli a zero emissioni ma non solo". È un commento amaro, ma rivolto al futuro quello della deputata del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, Eleonora Evi, alla notizia del deferimento ieri dell’Italia davanti alla Corte di Giustizia per la cattiva qualità dell’aria.
Il Bel Paese continua a superare i limiti imposti dall’Unione per le PM10 e, nonostante i richiami da Bruxelles del Commissiario all’ambiente Karmenu Vella, il Governo di Roma non ha fatto abbastanza per risolvere la situazione.
"Va da sé infatti che per migliorare la qualità dell’aria è anche fondamentale lasciarsi alle spalle il predominio dell’utilizzo dell’auto privata – ha continuato Evi – e favorire sistemi di trasporto pubblici, integrati e veramente sostenibili". Battaglia su cui Evi si sta spendendo in Commissione Ambiente a Bruxelles, come relatrice ombra per la revisione della direttiva sui veicoli puliti, che potrebbe incentivare l’acquisto di autobus elettrici, oggi in Europa quasi inesistenti.
L’Italia è bersaglio di una seconda procedura di infrazione in corso sui continui sforamenti per il biossido di azoto (NO2 ). Un altro capitolo dolente per l’aria e la salute dei cittadini.
“Anche per quanto riguarda i continui superamenti di NO2, di cui sono responsabili i milioni di motori diesel sporchi che appestano l’aria delle nostre città, e per i quali l’accertamento della violazione da parte del nostro paese è solo rinviato, dobbiamo raccogliere la sfida e mettere in campo misure concrete. Non solo – ha concluso Evi – per il deferimento di oggi e la condanna che verrà, ma anche, e soprattutto, per mettere al riparo la salute dei cittadini italiani".
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