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Autocarro: l’assicurazione e il bollo si calcolano sulla portata

Milano, 20 maggio 2018 – Gli autocarri sono mezzi commerciali adatti al trasporto di merci e al massimo di 3 persone nella parte frontale dell’abitacolo. Di norma l’autocarro è composto da una base dove c’è l’abitacolo e le ruote frontali, e da un rimorchio che può trasportare container, barili pressurizzati, cestelli di trasporto o altre forme di ricovero merci. Gli autocarri sono regolamentati da una norma precisa sia per quanto riguarda le assicurazioni che per quanto riguarda la velocità di crociera. Quest’ultima non può infatti superare gli 80 chilometri orari, che salgono a 100 in caso di sorpasso. Non si può comunque sorpassare un autocarro con un altro autocarro se la strada ha solo due corsie per senso di marcia (in autostrada quindi si può, ma non nei tratti in cui la carreggiata si riduce).
Come assicurare un autocarro
Chi vuole assicurare un autocarro può sicuramente avvalersi dei comparatore di prezzi tipo https://www.qualepolizza.net/, unico in Italia per la sua precisione e per la vasta gamma di opzioni che offre. Per assicurare un autocarro, come leggiamo in questa pagina di Qualepolizza.net, il procedimento è davvero semplicissimo. Bisogna tenere presente che, diversamente dalle macchine, per gli autocarri non vale la cilindrata, poiché sono tutti più o meno della stessa cilindrata. Quello che conta è la portanza, ossia il numero di tonnellate che sono in grado di trasportare e il tipo di rimorchio che ospitano (un’assicurazione per un autocarro che trasporta animali, ad esempio, non può essere uguale a quella per un autocarro che trasporta gas metano).
Sulla portanza del veicolo è tarata anche la tassa di proprietà, più conosciuta come bollo. La potenza del motore non influisce, poiché i mezzi a pieno carico possono raggiungere una velocità che comunque dipende dal peso più che dal motore (e sono inoltre irreggimentati dalle regole di velocità elencate sopra).
Un’altra differenza rispetto alle auto è l’assicurazione basata sui massimali. Per le auto c’è un tetto di spesa da coprire, nel senso che finito il tesoretto assicurativo il guidatore deve mettere il denaro di tasca sua. Per gli autocarri, invece, l’assicurazione copre un numero di incidenti deciso in precedenza (ad esempio, 3 incidenti in tutto l’anno) indipendentemente da quanto sia l’ammontare di danno per ogni sinistro.
Assicurazioni per autocarro: guida libera, guida vincolata e sanzioni
Quando un autocarro viene assicurato la compagnia assicurativa chiede se si vuole tutelare la guida libera o la guida vincolata. La guida libera non identifica il guidatore in una specifica persona, quindi l’autocarro può essere preso in carico da chiunque abbia la patente per guidarlo. Questo tipo di assicurazione viene scelta di norma dalle aziende che possiedono autocarri interni (ossia le ditte di trasporti). La squadra di autisti e la squadra di autocarri non prevedono coppie fisse, quindi si sceglie la guida libera. L’assicurazione con guida vincolata, chiaramente, costa meno ma permette solo a una persona di guidare quel mezzo. Essa viene generalmente scelta dai proprietari di camion individuali che si mettono di volta in volta al servizio di aziende diverse: se si ha il proprio camion il pagamento dell’assicurazione è a carico del proprietario, quindi chiaramente egli sceglie di guidarlo solo lui per abbattere i costi.
Cos’è il diritto di rivalsa nelle assicurazioni degli autocarri
Se si sceglie di simulare l’assicurazione dell’autocarro su siti di comparazione bisogna anche informarsi di quali compagnie esercitano il diritto di rivalsa sulle assicurazioni. Questo diritto mette il guidatore di autocarro che ha provocato un sinistro per gravi mancanze comportamentali nella condizione di dover risarcire l’assicurazione di tutto il denaro usato per pagare le spese alle vittime. In poche parole, se l’automobilista adotta comportamenti gravemente pericolosi (assunzione di alcool, droghe, sorpassi pericolosi, trasporto di sostanze illegali) o contrari al Codice stradale, l’assicurazione paga le vittime dell’incidente con il tesoretto accumulato dall’assicurato, salvo poi chiederne la restituzione immediata in un’unica formula. In questo modo gli autisti di autocarri stanno molto più attenti, specie se hanno pagato un’assicurazione con guida vincolata di tasca propria.
L. M.

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