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Come recuperare i dati dall’hard disk rotto

Milano, 28 maggio 2018 – All’interno dell’hard disk sono conservati i nostri dati. Può trattarsi di documenti di lavoro, di fotografie, file multimediali di vario genere, fatture… insomma, ognuno ha nel proprio hard disk dei dati che intende conservare. Purtroppo un po’ come tutti gli oggetti elettronici, anche l’hard disk può rompersi. A questo punto è normale chiedersi come recuperare i dati dall’hard disk rotto. Significa perciò estrapolare i dati dall’hard disk che non funziona più per salvarli su un nuovo dispositivo.

Non si tratta di un’operazione semplice da svolgere anche perché quando l’hard disk è gravemente danneggiato con i metodi fai da te di solito non è possibile risolvere la situazione. Avete comunque due possibilità davanti. La prima è quella di tentare di salvare da soli i vostri dati, la seconda è quella di rivolgervi a un centro specializzato.

1. Recuperare i dati con il fai da te, ecco alcuni suggerimenti

E’ la scelta più economica ma non sempre funziona. Tanto vale però provare a battere questa strada, facendo però attenzione a non peggiorare la situazione. Volete un consiglio? Se i dati da recuperare sono per voi davvero molto importanti lasciate perdere il fai da te e passate subito al secondo punto!

Avete deciso di provare? Ok, bene. Vediamo cosa dovete fare allora.

Dovete scaricare sul vostro computer il programma gratuito DataRescue DD. Va bene sia per Windows e MacOs. Quello che fa è creare le immagini del drive danneggiato, in modo da riprodurre dopo i dati all’interno del disco originario. Permette di evitare nuove riscritture del disco cosa che sicuramente provocherebbe un peggioramento della situazione.

Adesso invece avete bisogno di un programma che vi consente di creare l’immagine del file. Il software che fa a caso vostro se avete un sistema operativo Windows è PhotoRec. Va a recuperare i dati e li immegge nell’immagine .dd. E’ completamente gratuita. Per Mac invece vi consiglio di usare Disk Drill, è a pagamento ma è davvero ottima e fa un buon lavoro. Per testarne le potenzialità c’è una versione di prova. Volendo potete usarla anche per Windows.

2. Contattare un tecnico specializzato

A questo punto se le tecniche che avete utilizzato non si sono rivelate efficaci è sicuramente il caso di rivolgersi al personale specializzato. Se i dati che dovete salvare sono importanti dovreste subito prendere in considerazione di investire denaro per questo scopo. Altre volte invece si rivelano inefficaci e dovete quindi rivolgervi a un esperto che possiede le conoscenze e i mezzi necessari per recuperare i vostri dati. Un professionista infatti come prima cosa individua il tipo di Hard Disk. Può essere un SATA, un PATA, un SAS e uno SCSI.

Riconoscere un hard disk che non funziona è facile. Il sintomo classico infatti è che non si accende e che non gira, oppure non viene riconosciuto dal Sistema Operativo. Altre volte possono esservi dei segni di bruciature visibili su un chip, ed è uno degli aspetti più comuni e spesso è provocato da un malfunzionamento dell’alimentazione elettrica.

L. M.

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