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Milano, Salvini-Orban: Affissa opera d’arte “Europa” in occasione del vertice in Prefettura

(mi-lorenteggio.com) Milano, 28 agosto 2018 – L’opera si intitola “Europa” ed è stata affissa sui muri in piazza San Babila, a pochi passi dalla Prefettura milanese dove era in corso il vertice tra il ministro degli Interni, Matteo Salvini e l’oligarca di ultradestra ungherese, Orban. “Si tratta di un omaggio a chi ha perso la vita sulla rotta della disperazione balcanica, tempestata di reti, muri e filo spinato e alla piazza milaese che ha reagito alla provocatoria presenza dei due estremisti di destra nella Milano medaglia d’oro alla Resistenza”, afferma l’artista, autrice dell’opera, Cristina Donati Meyer.

Cristina ha voluto interpretare con “Europa” il dramma della “rotta dei Balcani”, la migrazione a piedi dalle guerre in Medioriente al cuore dell’Europa. Rotta interrotta, nella Ungheria di Orban, da barriere, filo spinato, muri ed eserciti. E’ così che un padre con il neonato si trovano da una parte della rete e la madre, dall’altra. Quale è la “parte sbagliata”? Non importa, la madre trova comunque il modo di allattare il piccolo attraverso le maglie della rete. I quadrati e gli spazi, tuttavia, si fondono tra loro. La parte sbagliata entra in quella giusta e, a fronte di una immagine forte e non educata, per un attimo si coglie al contempo il dramma e la rinascita. La guerra e la dolcezza. Il disprezzo per la vita, la chiusura, l’umiliazione e l’umanità, la riscossa. Ma anche la frammentazione di vite, di anime che vogliono vivere e non solo sopravvivere.

Nelle scorse settimane, l’artista Cristina Donati Meyer aveva affisso un Salvini Robocop sotto la Prefettura di Milano e un’opera con due bambini nei campi di sterminio nazista sotto la sede della Lega in Via Bellerio, per contestare le politiche xenofobe del ministro degli Interni, mentre sempre sul Naviglio Grande era apparsa la “Madonna dei migranti”, ennesima opera sul tema dell’Artivista milanese e l’opera “Sogno di un ministro in una notte di mezza estate”, rappresentante Roberto Saviano dietro le sbarre, donata alla città e affissa sui Navigli.

 

Redazione

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