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Corsico. Chiusura serale biblioteca: Andreis replica a Itaca

(mi-lorenteggio.com) Corsico, 20 settembre 2018 – “Lo spazio per la scuola d’italiano per stranieri c’è. Quindi il progetto può ripartire in qualunque momento”: a ribadirlo è l’assessore alla cultura Roberto Andreis in risposta a una lettera diffusa oggi dall’associazione Itaca.
“Riteniamo che la posizione dell’associazione sia strumentale – prosegue l’assessore – perché non si limita a ribadire la necessità, per altro condivisa, di continuare con l’iniziativa d’integrazione rivolta alla popolazione straniera. Ma insiste nel porre, come condizione di prosecuzione del corso, che la biblioteca resti aperta anche nelle ore serali, mescolando quindi pere con mele”.
L’assessore spiega che nel caso di Itaca, “l’alfabetizzazione funzionale all’integrazione” potrebbe essere garantita negli stessi spazi utilizzati fino ad ora. “Io e la Giunta siamo d’accordo nella permanenza in biblioteca della scuola gestita da Itaca secondo le modalità spiegate nella lettera del 13 settembre scorso. Quindi con un accesso riservato ai partecipanti al corso. La porta d’ingresso, una volta entrati tutti i partecipanti – spiega Andreis – dovrà essere chiusa per impedire l’accesso ad estranei e garantire la sicurezza delle persone presenti”.

LA VERSIONE DI ITACA

Giugno. Appresa dai social la chiusura serale della biblioteca per motivi economici (come da delibera), nasce la preoccupazione per le sorti della Scuola di Italiano per Stranieri da sempre tenuta in Biblioteca e nelle ore serali per permettere a chi lavora di poterla frequentare. In assenza di comunicazioni, prima e dopo la delibera, da parte dell’Amministrazione Comunale (A.C.) viene chiesto un incontro al Sindaco ed all’Assessore alla Cultura per cercare di far rientrare la chiusura avvenuta.
Luglio. L’Assessore Andreis riceve una delegazione di Itaca e delle “Ragazze e Ragazzi utenti dello spazio serale”, preoccupati per la sottrazione di un importante spazio di studio e di relazioni. Durante l’incontro emerge fra le tante anche la proposta di apertura autonoma da parte di Itaca della biblioteca, ma viene subito scartata, considerata impraticabile per svariati motivi, fra cui l’esclusione dalla biblioteca in orari serali di tutti i cittadini e le cittadine che la frequentano e il conseguente isolamento della scuola dalla relazione con la realtà locale. Viene ipotizzata una diversa soluzione per salvaguardare la permanenza in biblioteca della scuola e l’assessore si impegna a portarla alla valutazione della Giunta.
Luglio e settembre. Vengono ipotizzate dall’Assessore alla Cultura altre possibili soluzioni per consentire il mantenimento dell’apertura fino alle ore 22, soluzioni che sarebbero state portate e deliberate in Giunta
Settembre. Improvvisamente giorno 12 settembre, viene cancellato tutto il percorso avviato e riproposta la prima soluzione: l’A.C. è disponibile a “consegnare le chiavi dei locali interessati che potranno essere utilizzati in modo responsabile”. Come niente fosse intercorso. Nel frattempo sul Giornale di Corsico si motivava la chiusura alle 20 della biblioteca oltre che per ragioni economiche, per ragioni di sicurezza durante le ore serali della Biblioteca.
Ed allora?
Se la sicurezza non può essere garantita dall’Istituzione, costretta a chiudere il servizio serale, come può la stessa Istituzione pensare che la sicurezza possa essere garantita da un’Associazione di volontarie e volontari che non hanno come mission la sicurezza, ma l’alfabetizzazione funzionale all’integrazione? Di quali strumenti si dovrebbe dotare l’Associazione? Non è forse più sicuro un bene pubblico quando più soggetti possono beneficiarne contemporaneamente?
La questione non può essere chiusa così.
Chiediamo all’Amministrazione Comunale di aprire un confronto di realtà, non mediatico né cartaceo, con i diversi soggetti coinvolti nell’“apertura serale della biblioteca”.

Corsico, 20/9/18 Associazione Circolo Acli Itaca Corsico

 

Redazione

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