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SANITA’, GALLERA: APPROVATO PDL CHE RITOCCA ‘LEGGE 23’ SU AGENZIA CONTROLLI, CONFINI ASST E BORSE STUDIO SPECIALIZZANDI

Milano, 01 ottobre 2018 –  “Oggi abbiamo approvato un progetto di
legge che introduce ‘ritocchi’ della legge 23, in cui meglio
specifichiamo i compiti e le funzioni dell’Agenzia dei
Controlli, definiamo i criteri per usufruire delle borse di
studio per gli specializzandi messe a disposizione da Regione
Lombardia e si ridefiniscono i confini di due ASST. Un
provvedimento molto importante perche’ contiene alcune modifiche
dovute in parte ad esigenze di adeguamento alla normativa
statale e in parte a esigenze di carattere organizzativo, di
razionalizzazione, semplificazione o di maggior chiarezza”.

Cosi’ l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera
ha commentato l’approvazione in giunta della proposta di PDL per
modificare la legge 23 sulla riforma sanitaria.

RIASSETTO ASST – “Nel Pdl, dopo un approfondito confronto con il
territorio e con tutti gli stakeholder coinvolti – ha spiegato
Gallera – si ridefiniscono i confini di due ASST in relazione al
presidio ospedaliero di Angera e di Menaggio. Il riassetto nasce
dall’esigenza di meglio rispondere ai bisogni della popolazione
assistita e accoglie le richieste del territorio avanzate nel
corso del periodo di prima attuazione della legge. In
particolare e’ previsto l’afferimento del presidio ospedaliero di
Angera all’ASST 7 Laghi (proveniente dall’ASST Valle Olona) e
l’afferimento dei Comuni del Medio Lario all’ASST Lariana; in
conseguenza di cio’ il presidio di Menaggio passa all’ASST
Lariana (proveniente dall’ASST Valtellina).

GATTS – “Inoltre – ha aggiunto Gallera – proponiamo inoltre
l’abrogazione dell’Agenzia per la promozione del servizio
sociosanitario lombardo in quanto riteniamo piu’ opportuno
ricollocare l’attivita’ nell’ambito della Direzione generale
Welfare. Viene eliminata anche l’attivita’ del GATTS (Gruppo di
approfondimento tecnico per le tecnologie sanitarie), in quanto
i relativi compiti vengono assorbiti in parte dall’Agenzia di
Controllo, in parte dall’Osservatorio epidemiologico, anche per
cio’ che riguarda l’aderenza della cura farmaceutica nella presa
in carico, e dalla Direzione generale Welfare. Conseguentemente,
si prevede la collocazione del centro regionale di
farmacovigilanza presso la stessa direzione regionale”.

BORSE SPECIALIZZANDI E MMG – “Le proposte relative
all’istituzione di borse di studio aggiuntive per i Medici di
Medicina Generale (MMG) e di contratti aggiuntivi per gli
specializzandi – ha spiegato l’assessore – sono dettate
dall’evidenza che oggi il numero dei nuovi specialisti e dei
nuovi MMG copre a mala pena la meta’ dei pensionamenti con
inevitabili ripercussioni negative sulla possibilita’ di
garantire un adeguato livello di servizi. Si stima che i MMG che
andranno in pensione nei prossimi anni saranno: 116 nel 2019,
176 nel 2010, 334 nel 2021, 402 nel 2022, 465 nel 2023. Con
l’intervento proposto, la Regione intende farsi carico del
finanziamento di tali contratti e borse di studio aggiuntivi
rispetto a quelli finanziati dal Ministero, prevedendo al
contempo condizioni volte a favorire la permanenza dei
beneficiari nell’ambito del servizio sanitario regionale”.

SCHEDA REQUISITI DI ACCESSO A BORSE MMG E SPECIALIZZANDI

Possono accedere alle borse aggiuntive regionali i medici che
abbiano i seguenti requisiti:

– essere collocati nella graduatoria ed iscritti all’ordine dei
medici-chirurghi e degli odontoiatri della Regione alla data di
inizio delle attivita’ didattiche del corso di formazione
specifica in medicina generale; avere residenza in Lombardia da
almeno tre anni, alla data di scadenza del bando di concorso per
l’accesso al corso di formazione specifica in medicina generale;

– non avere gia’ beneficiato di un contratto aggiuntivo
regionale, ad esclusione del caso in cui abbiano restituito
quanto percepito;

– si impegnino, mediante sottoscrizione di apposita clausola
contrattuale, a prestare servizio presso il Servizio Sanitario
Regionale (SSR) per un periodo minimo complessivo di almeno tre
anni nei cinque anni successivi al conseguimento del diploma di
formazione specifica in medicina generale e ad aderire ai
programmi di sviluppo regionali.

In caso di inadempimento agli obblighi, il medico assegnatario
della borsa aggiuntiva regionale e’ tenuto a restituire alla
Regione fino all’ottanta per cento di quanto percepito.

Redazione

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