Milano, 15 giugno 2018 –
27 giugno 1998: una data storica per l’Italia. 20 anni fa infatti veniva piazzata la prima scommessa nel nostro Paese riguardante un evento sportivo ad eccezione delle corse dei cavalli, precedentemente infatti era possibile scommettere solamente sull’ippica. Ad aprire questa nuova tendenza furono i Mondiali di calcio in Francia e, precisamente, la partita degli ottavi di finale fra Norvegia ed Italia. Partita fra l’altro vinta dagli azzurri. Come iniziare meglio quindi?
L’evoluzione delle scommesse
Si potrebbe pensare che le scommesse siano un’invenzione dei tempi moderni, ma non è così. Già oltre duemila anni fa troviamo infatti le prime tracce risalenti all’epoca greca. Si sa che i Greci sono i padri dei giochi Olimpici, ed è proprio durante questa competizione antica che troviamo le prime persone disposte a scommettere sui loro atleti preferiti. Fra le varie attivitá, la competizione piú amata dal pubblico era senza dubbio quella dei gladiatori, disciplina che fra l’altro continua ad avere il suo fascino anche ai nostri giorni, considerati i numerosi film realizzati sull’argomento.
Dopo questo periodo troviamo ulteriori tracce di scommettitori durante il Medio Evo, dove i signori cercarono di rendere le scommesse illegali, senza peró riuscire ad eliminarle del tutto. Con il passare degli anni questo nuovo “gioco” prese piede anche negli Stati Uniti e da lá la sua corsa non ebbe piú limiti.
In Italia, le scommesse furono legalizzate nel 1942; una scelta con la quale si speró di eliminare il fenomeno delle bische clandestine. Nacque cosí la prima societá legale per scommesse, l’Unire – Unione Nazionale per l’Incremento delle Razze Equine. Le scommesse moderne iniziarono infatti proprio dalle corse dei cavalli, come detto inizialmente. Per gestire l’intero sistema di scommesse a livello nazionale venne in seguito lanciato il – famosissimo – Totocalcio che, possiamo dire, rappresenta il primo vero e proprio gioco di scommesse sportive in territorio nazionale.
La vera rivoluzione che caratterizza l’epoca contemporanea peró la troviamo nell’avvento delle scommesse online grazie ad agenzie e portali appositi, denominati bookmaker. Con questo passo, il mondo delle scommesse ha raggiunto anche una parte di pubblico prima impossibile da conquistare ed è diventato cosí alla portata di mano, o meglio di un click, di qualsiasi tifoso. Esistono portali con certificazioni provenienti dalle zone piú disparate del mondo, ma è sempre bene assicurarsi di scommettere con un bookmaker italiano. Grazie a questa entrata nel mondo online e virtuale, gli introiti delle scommesse sono incrementati esponenzialmente, in Italia come nel mondo.
Le scommesse in Italia oggi
Le scommesse rappresentano oggi in Italia una delle entrate più importanti a livello statale. Il fatturato in questo ambito è praticamente triplicato tra il 2014 ed il 2017, merito anche dell’ampia offerta. L’ultimo anno è stata raggiunta la cifra record di 1,33 miliardi di euro di spesa reale, che rappresenta una crescita del 45% rispetto all’anno passato, di cui la metà proveniente dal mercato online. Se guardiamo al settore dei giochi e delle scommesse, nessuno in Europa incassa quanto l’Italia, che raggiunge addirittura una cifra doppia rispetto a Regno Unito e Francia e quadrupla rispetto a Germania e Spagna.
Guardando nello specifico le regioni, l’Abruzzo si posiziona prima in classifica con una spesa pro capite di 1.767 euro, seguita poi da Lombardia con 1.748 euro ed Emilia Romagna con 1.475 euro. Senza dubbio è il calcio lo sport più seguito, soprattutto Serie A e Serie B, ma anche i campionati stranieri come la Premier League inglese, la UEFA e la Champions League sono eventi molto seguiti.
Il mondo delle scommesse sembra quindi non conoscere crisi, né in Italia, né in qualsiasi altra parte del mondo. Siamo sicuri che, finchè esisterá lo sport, le scommesse sportive continueranno anch’esse ad essere presenti.
L. M.