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Gioco d’azzardo e linguaggi: dal gergo alla programmazione informatica

Milano, 23 novembre 2018 – La capacità di linguaggio rappresenta da sempre uno degli aspetti più interessanti dell’essere umano e ingrediente fondamentale per il suo vivere in società. Il linguaggio consente infatti di comunicare, trasmettere le proprie sensazioni e interpretazioni e, allo stesso tempo, di comprendere quelle degli altri. Tali caratteristiche si applicano ovviamente anche ai cosiddetti “linguaggi settoriali”, ossia quei registri che appartengono a determinati campi specifici. Il gioco d’azzardo è costellato di termini gergali e fa da intersezione a linguaggi come quello del corpo o quello matematico, rappresentando di fatto un insieme di dimensioni che, unite, danno vita a un universo davvero complesso.

Capire il gergo del gioco d’azzardo

Il gergo appartenente al gambling rappresenta spesso la prima barriera d’ingresso per chi decide di fare ingresso in questo mondo per la prima volta. Si tratta infatti di un linguaggio piuttosto complesso, che richiede quindi alcuni approfondimenti. Può risultare incomprensibile di primo acchito perché – al pari di una vera e propria lingua – bisogna analizzarlo nella teoria e svilupparlo nel concreto, facendo pratica. Le difficoltà non terminano qui, perché ogni gioco possiede il proprio gergo, dunque la fatica e lo sforzo vengono moltiplicati. Fortunatamente, però, esistono guide e articoli online che spiegano come capire i termini e il linguaggio del gioco d’azzardo, suddividendo i vari registri in base al gioco cui si riferiscono. Si tratta di risorse particolarmente utili, in quanto permettono di rendere più veloce l’apprendimento e prendere subito una certa confidenza con il funzionamento del gioco.

Dal linguaggio verbale al linguaggio del corpo

Il linguaggio verbale, però, non è l’unico ad avere importanza nel gioco d’azzardo: anche quello non verbale si rivela cruciale, soprattutto in alcune situazioni. Prendiamo ad esempio il bluff, tipico dei giochi di carte come il poker, o la cosiddetta “deception” (inganno): in entrambi i casi si tratta di strategie che hanno lo scopo di confondere l’avversario, comunicando un messaggio non corrispondente alla realtà con lo scopo di indirizzare le scelte dell’altro a proprio favore. Purtroppo, però, il nostro non parla solo quando lo decidiamo noi e nel modo in cui vogliamo: in alcuni contesti, favorevoli o sfavorevoli che siano, il linguaggio non verbale è estremamente chiaro e la capacità di interpretare alcuni segnali inconsapevoli lanciati dagli altri giocatori nel corso di una partita può rivelarsi davvero preziosa, se non decisiva.

I termini gergali nel linguaggio comune

Come spesso accade, alcuni dei termini appartenenti a un certo glossario tecnico o settoriale finiscono per entrare a far parte anche del linguaggio di tutti i giorni, quindi in situazioni che nulla hanno a che vedere con quella d’origine. Questo è quanto è accaduto anche con il gergo del gioco d’azzardo, visto l’uso quotidiano di alcuni termini anche fuori dall’ambiente di gioco. Naturalmente il primo termine che viene in mente è proprio “bluff”, utilizzato per indicare un comportamento volutamente ambiguo e fuorviante. Anche altre espressioni come “all in” sono ormai entrate nel vocabolario comune, così come “poker face” o verbi come “rilanciare”. In alcuni casi, poi, dei termini possono cambiare completamente significato a seconda del contesto all’interno del quale vengono utilizzati: il più clamoroso è quello della parola “flop”, che nel poker non indica un insuccesso ma semplicemente le prime tre carte comuni posizionate sul tavolo.

Informatica e linguaggi di programmazione

Anche i linguaggi di programmazione sono entrati nel mondo del poker, non per quanto riguarda il lessico in questo caso, ma per quanto concerne lo sviluppo di applicazioni e software che offrono agli appassionati la possibilità di tentare la fortuna anche in rete. Parliamo nello specifico dei casinò online e dei videogiochi di gambling, accessibili ormai da qualsiasi tipo di dispositivo. È interessante notare come il mercato del gioco d’azzardo e del gaming online in generale stia pescando a piene mani da linguaggi informatici, per non parlare, poi, dei numerosi esperti che sviluppano le versioni digitali dei giochi normalmente reperibili nelle sale giochi fisiche. Un settore che sta crescendo senza sosta è quello delle app di videogiochi, destinate all’uso da dispositivi mobili come smartphone e tablet, entrati ormai nella quotidianità di persone di tutte le fasce d’età.

Prima di concludere questo nostro viaggio nel mondo del gioco d’azzardo, è giusto citare anche la matematica, considerata l’unico linguaggio universale al mondo. Anche i numeri rientrano infatti di diritto nell’universo del gambling, in quanto consentono di valutare le chance di vittoria tramite il calcolo delle probabilità. Basti poi pensare a personaggi come Edward Thorp e a tecniche come il suo conteggio delle carte a blackjack, un chiaro esempio del linguaggio dei numeri applicato al gioco d’azzardo. Inoltre, proprio grazie alle capacità matematiche è stato possibile rendersi conto del fatto che la fortuna non è l’unica protagonista dei giochi d’azzardo, ma che con un po’ di tecnica e capacità di calcolo è possibile incrementare le possibilità di successo.

L. M.

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