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PISCINA, CESANO BOSCONE: RAIMONDO (FDI): “PD ARROGANTE CHIUSO AL DIALOGO CON I CITTADINI”

 

(mi-Lorenteggio.com) Cesano Boscone, 12 dicembre 2018 – Riceviamo e pubblichiamo:

Si è svolta ieri la seduta congiunta delle Commissioni Economica e Territorio del Comune di Cesano Boscone avente ad oggetto la piscina di via Cascina Nuova.

L’Amministrazione ha confermato che si tratta di un investimento complessivo di 6.104.051,74 euro oltre IVA, cui si aggiungono 1.650.000 euro già spesi per saldare il debito contratto con il Monte dei Paschi di Siena per la piscina abbandonata.

Ma non saranno i soli costi a carico del Comune di Cesano Boscone che, “prima della conclusione dei lavori del centro natatorio” dovrà realizzare a proprie spese “un’ampia area a parcheggio” da 250 posti auto, oltre alle opere fognarie a servizio della struttura.
Interventi importanti per i quali l’Amministrazione non ha ad oggi preventivato alcun impegno di spesa.
Perché questi interventi non sono stati posti a carico del privato?
L’allargamento di via Cascina Nuova, la piccola strada di accesso all’area che ospita la struttura, non è invece previsto.
Reggerà l’accesso dei “1086 utenti contemporanei” previsti dal Comune per la stagione estiva?

Abbiamo evidenziato come l’analisi del “bacino di utenza potenziale” e dei “competitors” presenti sul territorio non tenga conto della piscina di Muggiano, a soli 2 km dal luogo in cui dovrebbe sorgere la nostra piscina.
Una dimenticanza che per il sindaco è giustificata dal fatto che quando è stato redatto il Piano Economico Finanziario la piscina confinante non era ancora aperta al pubblico.
Si tratta però di una giustificazione che non regge, perché il Piano considera invece l’altrettanto vicina piscina di via Parri (Milano Bisceglie) “di prossima apertura”.

Abbiamo rilevato inoltre come il Collegio dei Revisori dei Conti abbia suggerito “a maggior tutela dell’Ente” un “rafforzamento delle garanzie fideiussorie” ed “un prolungamento del contratto di gestione da venti a trent’anni al fine di garantirsi entrate anche dopo il termine del contratto di leasing in costruendo”, poiché il Comune – sottolineano i revisori – “da un piano Economico Finanziario malamente costruito potrebbe vedersi privato delle garanzie di introitare il canone di gestione.”
Ma incredibilmente per l’assessore al bilancio Giuseppe Ursino “i revisori sono incorsi in un errore”, tesi confermata dal
sindaco.

Insomma, si tratta di un’operazione non immune da rischi connessi alla costruzione delle opere, alla manutenzione straordinaria, alla domanda di mercato, ai ricavi di gestione, al canone di leasing a carico del Comune e al canone di affitto a favore del medesimo, nonché a “rischi reputazionali, anche in considerazione della precedente negativa esperienza risalente ai primi anni 2000”.
Tutte osservazioni che non muove il sottoscritto, ma la società privata incaricata dal Comune di verificare la proposta per la realizzazione della piscina.

Riteniamo folle ed arrogante per un’Amministrazione in scadenza di mandato aver avviato un percorso di questo genere che impegnerà il Comune per i prossimi 20 anni senza coinvolgere i cittadini.

Fabio Raimondo
Capigruppo Fratelli d’Italia

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