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LA GRANDE GUERRA: MOSTRA DI PITTURA DI PRINCIPIA BRUNA ROSCO

Per dipingere queste opere, la Pittrice si è completamente calata nel pieno delle battaglie e “vissuto” nelle trincee con i soldati, attraverso questo “reale” ha sofferto per le sconfitte e gioito delle Vittorie

 

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 15 dicembre 2018 – Il 25 novembre 2018 è terminata la Mostra di Principia Bruna Rosco tenuta in occasione della ricorrenza del centenario della Vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale.
Tale Evento si è svolta nella Sede dell’ANMI di Milano, organizzata dall’Associazione Nazionale Ufficiali in Congedo UNUCI – Sezione di Milano – in persona del Suo Presidente Generale B. Mario Sciuto, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia ANMI – Sezione di Milano, in persona del Suo Presidente STV Marco Scavone.

La Pittrice Principia Bruna Rosco, nasce nell’ottobre 1944 a Lavello (PZ) città che le ha conferito la cittadinanza onoraria. Vive a Milano, città che lei considera la sua seconda mamma, città che le ha dato il successo a cui è molto grata.

La Mostra è stata presentata da Marilena Ganci, Cavaliere dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana” la quale afferma: “Dopo aver presentato alla Rosco altre Mostre molto importanti esposte sia a Palazzo Isimbardi che alla Società UMANITARIA, vengo ora presentare questa molto particolare e significativa.

Ha preso la parola il Generale B. Mario Sciuto – Delegato Regionale e Presidente di Sezione dell’U.N.U.C.I.: “Siano lieti – afferma il Generale – d’aver condiviso con la Pittrice Principia Bruna Rosco questo significativo evento che cento anni fa ci ha visti vittoriosi di una lunga e sanguinosa guerra. La spinta interiore, che ha motivato la richiesta di chiederle di realizzare delle opere che ricordassero Uomini e Reparti impegnati nelle molteplici situazioni di guerra, è stata quella che da oramai più di dieci anni è vicino positivamente alle Forze Armate. Le opere che ha realizzato sono quindici concepite con un fermento culturale dell’umano per esprimere una sintesi che abbraccia pensiero e vita, conoscenza e visione, infinito e tempo. Quando mi inviava le fotografie delle opere man mano che le realizzava, mi confidava che per riuscire a dipingerle, si è dedicata allo studio della Guerra, calandosi completamente nel pieno delle battaglie e “vissuto” nelle trincee. Attraverso questo “reale” ha sofferto con i soldati e gioito delle Vittorie”.

Il Generale Sciuto, ha poi proseguito affermando: “La Grande Guerra fu un conflitto armato che si concluse con la firma dell’Armistizio avvenuto il 4 novembre 1918 a Villa Giusti. Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 (l’Italia entra in guerra il 24 maggio 1915) e vide schierarsi le maggiori potenze mondiali. Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa) di cui oltre 9 milioni caddero sui campi di battaglia; si dovettero registrare anche circa 7 milioni di vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra, ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie. La Grande Guerra – continua il Generale – è stata una guerra di trincea che venne combattuta su tutti i fronti su scala mondiale con la partecipazione di molte altre Nazioni, come Bulgaria, Romania, Portogallo e Grecia. Determinante per l’esito finale fu, nel 1917, l’ingresso in guerra degli Stati Uniti d’America a fianco degli Alleati”.

Ad una domanda rivoltagli da Marilena Ganci circa le ragioni per cui è nata l’UNUCI, il Generale ha così risposto “L’idea dell’Unione Lombarda Ufficiali in congedo nasce nel novembre 1918, appena dopo la fine della Guerra Mondiale e converge subito nell’U.N.U.C.I., Sezione di Milano e Gruppo Regionale Lombardo. Le motivazioni per cui nasce l’UNUCI– continua il Generale – sono quelle di impegnarsi per il mantenimento delle tradizioni Patriottiche, per il sostegno alla Protezione Civile e per la crescita culturale, indirizzata anche a migliorare l’intesa fra gli Eserciti dell’Unione Europea”. Attraverso il grido di Alberto da Giussano “Venne il grido nostro, o Milanesi, e vincere bisogna” dal quale l’Associazione ha tratto il suo motto”.

Marilena Ganci ha poi passato la parola al Padrone di Casa S.T.V. Marco Scavone – Presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia – Sezione di Milano. “Anche noi come ANMI – afferma il STV Scavone – siamo felici d’aver accolto la proposta dell’UNUCI di allestire nel nostro salone una mostra della Pittrice Principia Bruna Rosco per festeggiare la Vittoria dell’Italia avvenuta cento anni fa. Le sue opere sottolineano le varie situazioni di guerra e trasmettono un concetto forte che raggiunge i vertici dei sentimenti. Nelle opere ci sono le riflessioni della Pittrice che pongono importanti questioni filosofiche. L’Uso del colore forte, a volte aggressivo, è stato necessario per esprimere il senso della narrazione della guerra in una situazione veritiera e vissuta, dove ci pervengono immaginari dialoghi, facendoci “vivere” reali momenti vissuti dai nostri soldati”.

Anche al STV Scavone la Ganci ha chiesto le ragioni per cui è nata l’ANMI. “E’ nata nel 1911 come società di mutuo soccorso ed è stata intestata ad Aristide Carabelli, Medaglia d’Oro al Valor Militare. L’Associazione considera nei suoi ranghi tutti i cittadini di nazionalità italiana, anche se residenti all’estero, che servono o hanno servito la Patria con fedeltà ed onore nella Marina Militare o in guerra nella Marina Mercantile. Ma accoglie anche tutti i connazionali che si riconoscono nello spirito, nell’etica e nelle tradizioni marinare e che intendono perpetrare ed espandere la cultura marittima e cioè tutti coloro che intendono partecipare ad un progetto di vita attiva e propositiva, ad una rinnovata “vita di bordo”. Nel 1952, a seguito della costituzione dell’A.N.M.I., diviene un’associazione d’arma”.

Infine, ha preso la parola l’Artista Principia Bruna Rosco la quale ha asserito: “Quando il Generale Sciuto mi ha proposto di preparare una mostra per ricordare uomini e reparti che hanno affrontato il conflitto della Grande Guerra, ho avuto un attimo di smarrimento perché a scuola ho imparato le motivazioni che hanno portato l’Italia ad affrontare una guerra che non si preannunciava lunga e sanguinosa, cosa che in effetti è avvenuto, ma non era questo che avrei dovuto mostrare nelle opere che mi accingevo a dipingere. Mi sono armata di buona volontà studiando tutto ciò che nostri soldati hanno dovuto affrontare, combattendo con tutte le loro forze fino ad arrivare alla Vittoria. Per farlo mi sono dovuta calare nelle varie situazioni di combattimento, testimoniando la dura vita dei soldati nell’amara e gelida circostanza sotto la neve e gli stazionamenti nelle trincee. Ho dipinto soldati, marinai, avieri, carabinieri, alpini, bersaglieri per tramandare la storia nei valori, la civiltà e la cultura propria del nostro Paese. Ripercorrere quei luoghi – continua la Rosco – entrare metaforicamente in trincea e soffrire e gioire con i soldati mi ha fatto, alla fine, diventare più consapevole del valore della nostra Italia, che dobbiamo difendere come e più dei nostri soldati.

Alla cerimonia hanno preso parte vari personaggi del Mondo Militare e Civile.

Vittorio Aggio

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