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Smog. Trezzano: Via Indipendenza imperversa il veleno killer

Brutte notizie anche dalle proiezioni annuali messe a punto da Arpa dopo i monitoraggi invernali ed estivi. La salute dei trezzanesi sempre più a rischio

(mi-Lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 19 dicembre 2018 –

Confermato: le proiezioni annuali scaturite dai monitoraggi invernali ed estivi effettuati da Arpa nel centro storico hanno stabilito che Trezzano è tra i comuni lombardi più inquinati da NO2.

E attenzione, perché la tegola inquinamento non riguarda solo il centro storico ma anche: a) il quartiere Zingone con le migliaia di vetture che l’attraversano sulla Nuova Vigevanese e sulle vie Morona, Cavour e strada per Cusago, (in totale quasi centomila vetture al giorno), b) la new entry Marchesina percorsa ormai dalle migliaia di vetture che fuggono dalle chilometriche file di mezzi che procedono a passo d’uomo sulla Vecchia Vigevanese, c) la cenerentola via Salvini che si sta lentamente trasformando (in modo strisciante e subdolo) in tangenziale esterna grazie alla demagogia di chi amministra Trezzano.

Mentre decine di altri comuni della Provincia assumono provvedimenti anche drastici pur di salvaguardare la salute dei cittadini, Trezzano soffoca ogni giorno di più e quel che è peggio in assoluta assenza di interventi.

Ed il risultato della mancanza di volontà si traduce in esiti catastrofici perché questo comune primeggia proprio in quell’ossido di azoto che è un inquinante emesso dai mezzi di trasporto e chiamato Killer dai ricercatori perché in Italia oltre a causare oltre 17.000 vittime ogni anno colpisce bambini e donne in gravidanza oltre a provocare nascite premature, asma, numerose patologie respiratorie e deficit nello sviluppo cognitivo.

E vediamoli questi dati che il sindaco ha commentato affermando che “Non vi sono criticità rispetto alla presenza di biossido di zolfo, monossido di carbonio e benzene, mentre sono più massicce le concentrazioni di biossido di azoto con superamenti dei limiti tipici di realtà sottoposte ad intenso traffico”.

Poche parole per trasformare una drammatica e vitale emergenza in piccola cosa. E non poteva che essere così se si considera che il sindaco, nel 2014, disse e scrisse che obiettivo primario sarà la soluzione degli aspetti più critici della viabilità di Trezzano con la costruzione delle tratte più semplici e meno costose della tangenziale esterna e l’attenuazione del transito sulla viabilità interna; enunciazioni finite nell’oblio dopo la sua elezione.

Stabilito che in base al linguaggio Arpa la parola percentile rappresenta la percentuale sulla media del numero totale delle centraline fisse della Regione, iniziamo proprio dal quel Benzene “senza criticità” che invece, in base agli andamenti mediani rilevati a Trezzano, da una parte si pone oltre il 75 percentile, quindi tra i peggiori della Regione, e dall’altra rileva che le maggiori criticità sono emerse al mattino e nel tardo pomeriggio.

Arpa ha messo inoltre in evidenza un raffronto tra Trezzano e la centralina fissa della trafficata Milano Pascal in merito al Black Carbon. Ebbene il responso ha evidenziato che le punte di concentrazione di Mi Pascal sono state notevolmente inferiori a quelle di Trezzano.

Per quanto concerne invece l’NO2 il primo dato che emerge è che il limite previsto dalla legge per la salvaguardia della salute è 40 e la stima annuale emersa su Trezzano è di 53; ergo uno sforamento del 34%.

Un altro dato sconfortante è rappresentato dal fatto che, pur con valori diversi, sia i dati invernali, sia quelli estivi pongono Trezzano tra i comuni più inquinati della Regione. Entrando infatti nello specifico dei valori riscontrati nelle 56 centraline lombarde è emerso che per quanto riguarda l’inquinamento orario, nel periodo estivo solo 3 centraline sono risultate peggiori di Trezzano mentre in inverno il numero si è elevato a 4. Se poi si va a vedere il raffronto della media giornaliera in estate i peggiori di Trezzano sono stati 3 ed in inverno uno solo. Quindi, sia in inverno, sia in estate, Trezzano è riuscita a salire sul podio dei comuni più inquinati della Lombardia non facendosi scappare l’occasione di essere la peggiore in assoluto per più giorni.

Lette le 121 pagine del rapporto Arpa si può infine affermare che sulle 56 centraline lombarde solo 14 hanno superato il limite di legge, solo alcune hanno avuto valori peggiori di Trezzano o in inverno o in estate e solo una (Brescia Turati) è risultata peggiore di Trezzano in entrambe le campagne. Peggio di così non era possibile.

Giorgio Villani

 

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