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BRESCIA. ARRESTI OPERAZIONE ABIAD, DE CORATO: TERRITORIO A RISCHIO INFILTRAZIONE TERRORISMO ISLAMICO

 

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 09 gennaio 2019 – “Un ottimo lavoro di indagine quello
svolto dai Carabinieri del Ros”. Così l’assessore alla
Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale di Regione Lombardia,
Riccardo De Corato, commenta gli arresti di questa mattina a
seguito dell’operazione antiterrorismo denominata ‘Abiad’,
operazione che ha coinvolto anche il territorio bresciano.

ARRESTATO FACEVA PROPAGANDA SU SOCIAL – “I componenti del
gruppo criminale, composto prevalentemente da tunisini –
aggiunge De Corato – sono accusati di terrorismo e associazione
a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina. In particolare questa associazione curava anche
l’espatrio di soggetti ricercati dalle forze di polizia tunisine
in quanto sospettati di connessioni con formazioni terroristiche
di matrice ‘confessionale’. Uno degli indagati è accusato di
aver fatto sui social propaganda jihadista”.

CONTESTATO FAVOREGGIAMENTO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA A TUNISINO
“Tra gli arrestati – sottolinea De Corato – c’è anche un
ventisettenne tunisino, ora in carcere a Brescia a Canton
Mombello, da poco residente a Ome, sempre in provincia di
Brescia, dopo anni vissuti a Palermo. Gli inquirenti contestano
all’uomo un episodio di favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina: ha aiutato una ragazza a trasferirsi in Inghilterra
acquistando per lei biglietti aerei”.

PRECEDENTI IN PROVINCIA DI BRESCIA – “Questo episodio – prosegue
l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia
Locale – è l’ennesima riprova del fatto che, se qualcuno ancora
non se ne fosse accorto, tra immigrazione clandestina e
terrorismo islamico c’è un filo conduttore. Il Bresciano è una
delle zone su cui i servizi segreti italiani concentrano
maggiormente le indagini per prevenire il rischio di
infiltrazioni e proselitismo. Ricordo, per esempio, che a
Vestone, in provincia di Brescia, tra 2007 e 2014 ha vissuto
Mohammed Lahlaoui, uno dei falsari di documenti più apprezzati
dal circuito jihadista. Erano opera sua quelli degli attentatori
dell’aeroporto di Bruxelles. Ricordo anche, sempre per fare un
altro esempio – spiega ancora De Corato – che il 10 maggio 2018
i Gip di Brescia e di Cagliari avevano emesso 14 ordinanze di
custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti
soggetti di origine siriana ritenuti responsabili a vario titolo
di supportare formazioni combattenti di matrice integralista
islamica”.

2.500 CLANDESTINI TUNISINI IN LOMBARDIA – “Nella nostra regione
– conclude De Corato – secondo i dati riportati nel rapporto di
Orim, l’Osservatorio regionale per l’integrazione e la
multietnicità, sono 2.500 i clandestini provenienti dalla
Tunisia”.

 

Redazione

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