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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

A Seriate (Bergamo) la premiazione di Orobie Film Festival 2019: tutti i vincitori

(mi-Lorenteggio.com) Bergamo, 27 gennaio 2019 – Sabato 26 gennaio presso il Cinema Gavazzeni di Seriate (BG) si sono tenute le premiazioni dell’Orobie Film Festival 2019.

Concorso cinematografico
Film vincitore Sezione Terre Alte del mondo | Premio Uniacque
In the starlight di Mathieu Le Lay

Un’opera superlativa che appassiona fin dai primi istanti per le immagini splendide girate in varie parti del mondo sulla volta celeste. Realizzato con grande professionalità sia dal punto di vista tecnico, sia artistico, con una eccellente fotografia naturalistica e in alta quota.

Concorso cinematografico
Film vincitore Sezione Paesaggi d’Italia | Premio Touring Club Italiano
Grivola 2018 di Dario Tubaldo e Matteo Zanga

Un film che riporta alla ribalta la pratica più entusiasmante dello sci in alta quota, dove lo scialpinismo può esprimersi ai più alti livelli tra tecnica e spettacolarità. Un invito allo spettatore sciatore a considerare che oltre allo sci di pista esiste una montagna vera che sa offrire grandi emozioni se affrontata con la dovuta preparazione tecnica e atletica.

Concorso cinematografico
Film vincitore Sezione Orobie e montagne di Lombardia | Premio Fondazione Riccardo Cassin
The Ice Watchmen di Fabio Olivotti

Questo prezioso filmato documenta l’impegno di alpinisti volontari che nell’ambito di una associazione quale il Servizio glaciologico lombardo svolgono con rara professionalità il ruolo di ricercatori in alta quota per monitorare i ghiacciai. Un motivo in più del premio è dato dal fatto che il film è realizzato sulle Alpi Orobie, sul versante valtellinese, terreno d’elezione di questo festival.

Concorso cinematografico
Menzione speciale della Giuria | Premio UBI Banca
Così in terra di Pier Lorenzo Pisano

Tanti sentimenti si accumulano nello spettatore dopo aver visto questo breve ma molto significativo filmato. Girato in una terra martoriata dal recente terremoto di Abruzzo, Marche e Umbria, è documento commovente di grande umanità.

Concorso fotografico
Fotografia vincitrice | Premio Cai Lombardia
Lago Orfù-Chaberton Grand Hoche di Adelio Vair
Specchio alpino da sogno il lago di Orfù in Val di Susa.
Un lago giovane che vanta una nascita singolare, datata 1982, quando durante i lavori di costruzione dell’autostrada Torino-Bardonecchia gli scavi nella piana di Orfù fecero affiorare una falda acquifera che man mano allagò la conca, formando un bellissimo bacino colmo d’acqua cristallina ed iridescente di rara bellezza.
La foto di Adelio Vair coglie la straordinaria bellezza di questo, possiamo dire, “neonato” lago alpino, immortalato nell’attimo del tramonto, quando nuvole infiammate dai raggi del sole, insieme al cielo azzurro e alle montagne della valle, si calano specchiandosi nel lago in un abbraccio tra cielo e terra, offrendo uno spettacolo da sogno.

Il premio UBI BANCA, per la Menzione Speciale della Giuria per la 13° edizione di Orobie Film Festival, è stato vinto dal Regista Pier Lorenzo Pisani con il film “Così in terra”.

“Così in terra” di Pier Lorenzo Pisano | Italia | 2018 | lingua italiana | 13’ | Sez. Paesaggi d’Italia
Il paese era piccolo, e ora è ancora più piccolo. Quattro case ancora in piedi e la strada. In giro non c’ è nessuno. Nessuno da salutare, nessuno con cui lamentarsi del caldo.
Il terremoto non ha lasciato nemmeno il rumore dei respiri. In un paese lacerato, la storia di due anime che cercano di ricucire la ferita.

UNIACQUE protagonista alla 13° edizione di Orobie Film Festival con il “Premio Walter Bonatti” a Eleonora Delnevo e con il Premio per il miglior film della Sezione Terre Alte vinto da Mathieu Le Lay con il film “In the Starlight”.

Uniacque assegna il premio Walter Bonatti a Eleonora Delnevo, che ha saputo più di altri dimostrare la propria tenacia nel saper trasformare il limite in forza e che è stata capace di rinnovare con forza l’amore per la montagna e l’alpinismo.
Nello scorso ottobre l’arrampicatrice bergamasca Eleonora Delnevo, che nel 2015 a seguito di un incidente su una cascata di ghiaccio ha perso l’uso delle gambe, ha ritentato la via Zodiac su El Capitan. La questione era in sospeso da qualche anno, quando nell’ottobre 2016 aveva cercato di completare la via, ma era stata costretta ad abbandonare il tentativo al quinto di 16 tiri.
Questa volta non si è lasciata sopraffare dalla montagna e dopo tre
giorni e due notti passate in parete è finalmente riuscita a raggiungere la vetta. Insieme a lei un team di amici a supporto, composto da Antonio Pozzi, Diego Pezzoli e Mauro Gibellini. Grazie ad un imbrago speciale e all’aiuto dei suoi accompagnatori, Eleonora ha salito i 550 metri della linea sulla big wall, ma soprattutto il successo dell’impresa è il risultato della sua determinazione e la forza delle sue braccia.

“In the Starlight” di Mathieu Le Lay | Francia | 2018 | lingua inglese | sott. in italiano | 52’ | Sez. Terre Alte del Mondo

Durante le ore più buie della notte, il fotografo P. Zizka si avventura nel deserto alla ricerca dei cieli più siderali del mondo. Il suo viaggio per fotografare le meraviglie celesti lo porta tra le vette delle montagne Rocciose canadesi, nelle selvagge dune del deserto della Namibia e sulle calotte glaciali della Groenlandia. Il documentario è un ritratto intimo che ne evidenzia il valore formativo.

 

Redazione

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