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Proverbio: Febbraio, febbraiello, cortino e bugiardello

Trezzano: consiglio comunale sull’aria ferrosa: nessuna novità mentre il problema si allarga!

Da oltre quattro mesi imperversano queste polveri. Il sindaco continua a miniminazzare. I cittadini preoccupati? Non solo della Marchesinama anche quelli degli altri quartieri

 

(mi-Lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 7 febbraio 2019 – Sembrava volgere tutto per il verso giusto tanto che il sindaco si era preso  del tempo per la relazione ed il problema era finalmente giunto in consiglio comunale. A dimostrazione del fatto che il caso dell’aria ferrosa che stanno respirando i trezzanesi non sia considerato dai cittadini una banalità, all’appuntamento c’era anche parecchio pubblico. Insomma non mancava nulla e alle 20.45 in punto il sindaco ha iniziato la sua relazione precisando da subito che  non ci sono pericoli per la salute dei cittadini. Un elemento questo ribadito a più riprese tanto che ad un certo punto si è persino all’allargato ai monitoraggi effettuati da Arpa in via Indipendenza; monitoraggi che ci hanno tranquillizzato perché in linea con altri. Ma qui è subito stato stoppato dal consigliere Giuseppe Russomanno che lo ha invitato a farsi spiegare dai tecnici gli esiti prima di fare certe esternazioni perché l’NO2 di Trezzano messo a confronto  con le 56 centraline fisse della Lombardia è risultato essere il peggiore.

Insomma, dopo venti minuti di parole e parole due cittadini che si trovavano dietro il sottoscritto hanno bisbigliato tra loro per fortuna che ci ha assicurato sulla non pericolosità perché per il resto è stato il nulla assoluto.

A questo punto è bastato un battito di ciglia tra il termine del pistolotto del primo cittadino e il ditino alzato del consigliere Gervasoni teso a chiedere se quanto evidenziato dal sindaco in merito ai non pericoli sulla salute dei cittadini era suffragato da atti specifici. E la risposta del tecnico comunale è stata disarmante: no, stiamo aspettando risposte da Ats.

Per un attimo sulla sala è sceso il gelo, i due speranzosi cittadini alle mie spalle sono rimasti completamente basiti, i responsabili del comitato Marchesina scuotevano la testa, i cronisti prendevano appunti sulle molteplici perplessità che notavano tra i presenti ed il problema dell’aria contenente materiale ferroso da quel momento è ricominciato da capo.

Il presidente del comitato Marchesina Cristina D’Alessandro ha così sintetizzato la sua delusione sui lavori: “Consiglio comunale inutile, nessuna notizia concreta, la solita aria fritta, anche opposizione molle, assessore ambiente muta, sindaco invece di sollecitare Arpa e Ats  come al solito minimizza; veramente pessima impressione”.

Per dovere di cronaca va evidenziato che il dibattito tra alti e bassi è proseguito per una novantina di minuti, durante i quali i più hanno evidenziato che senza risposte ufficiali è azzardato affermare che non ci sono pericoli, alcuni hanno chiesto di far analizzare le polveri ferrose, altri hanno ribadito che se esiste il problema questo va affrontato e non minimizzato e dall’opposizione, all’unisono è stato infine precisato che è ora si smetterla di affermare che tutto va bene ed è nella norma perché ci sono migliaia di donne, uomini e soprattutto bambini che di questo ennesimo problema di mala salute avrebbero fatto volentieri a meno.

Conclusioni operative non ce ne sono state, Arpa proseguirà il suo percorso di ricerca, il comune farà la sua parte e i cittadini, almeno per il momento dovranno continuare a respirare il materiale ferroso che c’è nell’aria con ulteriori novità. La scorsa settimana era emerso che ad essere interessati non erano solo gli abitanti della Marchesina ma anche quelli di altri quartieri in quanto erano stati trovati depositi del pulviscolo ferroso su banconi, vetture ecc. del centro storico (le vie più interessate sembrano essere la Puccini e la Parini) e del Tr1.

E’ di ieri la notizia che anche in via Fermi hanno raccolto con la calamita pulviscolo ferroso.

Quindi, oltre ad allargarsi a macchia di leopardo e ad interessare gradualmente tutto il territorio comunale, il problema continua ad esistere perché dai controlli “fai da te” effettuati da semplici cittadini emerge che le emissioni segnalate per la prima volta a Novembre sono ancora in essere e visti gli ingiustificati ritardi e l’impegno profuso dal comune in questi ultimi quattro mesi c’è da pensare che questo tormentone proseguirà ancora per molto altro tempo.

 

Giorgio Villani

 

 

 

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