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Lush e LoveGiver celebrano l’amore senza confini: un talk alla scoperta del valore della corporeità per abbattere tabù e stereotipi

Mercoledì 13 febbraio alle 18.30 il Naked Shop Lush in via Torino 42 ospita Maximiliano Ulivieri, Personal Life & Love Coach che da anni si occupa di tematiche legate all’affettività e alla sessualità nella disabilità

 

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 8 febbraio 2019 – Lush, brand etico di cosmetici freschi e fatti a mano, celebra mercoledì 13 febbraio al Naked Shop in via Torino, 42 a Milano l’amore senza confini con LoveGiver, progetto che si batte per il riconoscimento dell’assistenza sessuale alle persone con disabilità. Dalle ore 18.30 Maximiliano Ulivieri, Personal Life & Love Coach che da anni si occupa di tematiche legate all’affettività e alla sessualità nella disabilità e responsabile del progetto LoveGiver, condurrà il pubblico alla scoperta di tematiche ancora oggi troppo poco affrontate in un talk interattivo volto a celebrare l’unicità dei corpi e ad abbattere lo stereotipo di bellezza comune, allargandolo e diversificandolo per abituare l’occhio a corpi molto diversi fra loro ma non per questo mancanti di seduzione e fascino.
Mercoledì 13 febbraio alle 18.30 il Naked Shop Lush in via Torino 42 ospita Maximiliano Ulivieri, Personal Life & Love Coach che da anni si occupa di tematiche legate all’affettività e alla sessualità nella disabilità: un momento di riflessione e dialogo per promuovere rispetto ed educazione, allargando e diversificando il concetto di bellezza ed enfatizzando le distinzioni che rendono unici
Quando vedo il mio corpo lo vedo come un Picasso; non è facile da guardare, comprendere, amare, ma rimane un Picasso. Chi sa osservarlo, comprenderlo, amarlo, lo amerà perché unico, come unico è un Picasso. Maximiliano Ulivieri

#LoveGiver
L’incontro con Maximiliano Ulivieri e LoveGiver sarà un vero e proprio viaggio alla scoperta di un nuovo punto di vista per enfatizzare e non omologare le proprie unicità e distinzioni. Centrale il tema della della libertà di scelta da parte degli esseri umani di vivere e condividere la propria esperienza erotico-sessuale a prescindere dalle difficoltà riscontrate nel percorso di vita; di qui la necessità dell’istituzione della figura professionale dell’Operatore Emotivo Affettivo Sessuale delle persone con disabilità (OEAS): un concetto che racchiude allo stesso tempo “rispetto” ed “educazione” e che in un paese civile può rappresentare la massima espressione del “diritto alla salute e al benessere psicofisico e sessuale”. Una figura che attraverso la sua professionalità può supportare le persone diversamente abili a sperimentare l’erotismo e la sessualità, da anni promossa da LoveGiver e Maximiliano Ulivieri (anche attraverso un disegno di Legge presentato nel 2014).
Questi i temi che saranno toccati il 13 febbraio dalle ore 18.30 in un incontro aperto a domande e curiosità per favorire un dialogo costruttivo. Una serata che si propone come momento di riflessione, ispirazione ed educazione per abbattere l’ingombrante stereotipo che vede le persone con difficoltà e disabilità assoggettate all’“asessualità” o non idonee a vivere e sperimentare la sessualità; un momento di incontro per favorire una maggiore conoscenza e promuovere la necessità di un dialogo aperto sulla corporeità. Dalla scoperta ludica del corpo, alla scoperta relazionale del corpo dell’altro fino ad arrivare alla componente etica e al riconoscimento del valore della corporeità, alla consapevolezza di sè ed una più adeguata capacità di prendersi cura del proprio corpo e della propria persona per acquisire una maggiore autostima e accogliere, non reprimere, le diverse istanze del proprio corpo, dei sensi e delle emozioni.

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