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Che cos’è la marcatura laser?

 

Milano, 15 febbraio 2019 – Lo scopo della marcatura laser per i metalli è quello di assicurare la tracciabilità e la provenienza dei prodotti. Si tratta di un procedimento che permette di impiegare data matrix, codici a barre, scritte e loghi allo scopo di identificare le componenti impiegate a livello industriale, che vengono così numerate e codificate. Con la marcatura si ha, tra l’altro, l’opportunità di distinguere i diversi prodotti industriali: il laser è sinonimo di modernità, e sta via via prendendo il posto delle tecnologie meno recenti, come quella a micro-percussione e quella a getto di inchiostro. I vantaggi che ne derivano sono evidenti, specialmente per una maggiore automatizzazione dei controlli che vengono eseguiti sui prodotti, che diventano più sicuri e più rapidi.

La marcatura si verifica attraverso una incisione della superficie su cui si deve intervenire: una sorgente laser produce un fascio di luce, mentre una serie di specchi moltiplica la sua precisione e la sua forza. In seguito è il momento della ricottura, che serve ad alterare la tonalità di colore della superficie incisa, così che si possa notare un maggiore contrasto. Quindi viene applicata la cosiddetta schiumatura, per effetto della quale sull’oggetto inciso viene realizzato un rivestimento nuovo. I laser che possono essere impiegati per le incisioni sono di diverso tipo e si differenziano in base all’oggetto che va marcato (mentre non si riscontrano sostanziali differenze tra le metodologie di incisione): si distingue, in particolare, tra i laser ad anidride carbonica e quelli allo stato solido. I primi non possono essere adoperati sui metalli ma solo sul vetro; i secondi, invece, non hanno problemi nel trattamento dei metalli, e si basano su cristalli di ittrio e alluminio.

Un’altra soluzione è rappresentata dai laser a fibra, che sono consigliati quando si ha a che fare con elementi plastici o metallici che devono essere marcati con la massima precisione e con altrettanta rapidità. In funzione del laser che viene impiegato, si riscontrano vari livelli di profondità per le marcature, che dipendono anche dalle singole esigenze. In genere si rimane attorno al mezzo millimetro, che rappresenta un livello di marcatura che è al tempo stesso difficile da cancellare e garanzia di una certa facilità di lettura.

La versatilità è, senza alcun dubbio, uno dei più importanti punti di forza della marcatura laser, la quale – come si è visto – può essere sfruttata con durezze diverse e su materiali di tutte le forme. Non è un caso che essa, con il passare del tempo, abbia in maniera graduale preso il posto della punzonatura, della serigrafia e di tutte le altre soluzioni di marcatura, come la micro-percussione o la stampa a caldo. Il livello di definizione di cui si può beneficiare è molto alto, in quanto il raggio vanta dimensioni pari a centesimi di millimetro: che si tratti di realizzare un codice a barre, di riprodurre dei caratteri numerici o di incidere un logo, il laser assicura sempre prestazioni ottimali in termini di precisione.

Lo strato che viene marcato non è asportato, poiché il materiale viene sottoposto ai procedimenti di ricottura e di schiumatura. Ma non è tutto, perché il laser garantisce un altro pregio che merita di non essere sottovalutato: le superfici, infatti, rimangono integre, visto che non vengono utilizzati strumenti di marcatura che potrebbero intaccarle. Non c’è bisogno di un contatto diretto tra la superficie che deve essere incisa e il marcatore, dunque. Il laser a fibra può essere considerato, al momento, il meglio che il mercato mette a disposizione in questo settore, visto che le tecnologie a fibra attiva più moderne si rivelano innovative e all’avanguardia.

Il poliestere, il poliammide, l’ABS e il policarbonato sono alcune delle plastiche non trasparenti che possono essere marcate con il laser a fibra, sempre sulla base di standard di precisione molto elevati. Le incisioni meccaniche sono ormai finite nel dimenticatoio, e in tutti i processi industriali si colgono i pregi del laser, perfetto anche per lavorazioni di minime dimensioni. Al laser si può ricorrere, per altro, anche per l’annerimento delle superfici, dovuto allo strato di ossido che diventa più scuro per effetto delle alte temperature che determinano un riscaldamento delle superfici.

La marcatura industriale di Sitel Mk3 è una dimostrazione della validità e dell’affidabilità di questa tecnologia, ormai imprescindibile in un numero sempre più elevato di settori.

 

L. M.

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