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AREA B, FONTANA E CATTANEO: A DIVIETI COMUNE RISPONDIAMO CON INCENTIVI E ‘MOVE IN’, MILANO PENSA SOLO A SE STESSA

 

UNA SCATOLA NERA MONITORERÀ REALI EMISSIONI INQUINANTI VEICOLI

 

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 25 febbraio 2019 –   “E’ necessario individuare soluzioni
che vadano incontro alle esigenze dei moltissimi cittadini
fortemente penalizzati dalla politica dei divieti del Comune di
Milano, contemperando la tutela dell’ambiente con il diritto
alla circolazione. Noi abbiamo proposto, oltre agli incentivi
per la sostituzione dei veicoli più inquinanti, anche strumenti
come quello della ‘scatola nera’ da installare sugli automezzi
per monitorare le emissioni dei gas di scarico”. Il presidente
della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parte da questa
considerazione per illustrare il significato della delibera
approvata dalla Giunta, su proposta dell’assessore all’Ambiente
e Clima, Raffaele Cattaneo, che dà avvio alla sperimentazione
del progetto MOVE-IN (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti).

AREA B, FONTANA: SERVIVA RAGIONAMENTO DI SISTEMA – “Guardando
più nello specifico all’attualità – ha aggiunto Fontana – e
quindi all’entrata in funzione di ‘Area B’, non posso non
ravvisare come il Comune di Milano stia ragionando più in
maniera ‘individualistica’ che di sistema. Senza valutare con i
dovuti approfondimenti le ricadute sulla città metropolitana,
della quale Sala è sindaco, e, più in generale, sulla mobilità
dell’intera Lombardia”.

Si tratta di un dispositivo tecnologico per ridurre le emissioni
e conseguire un significativo miglioramento della qualità
dell’aria, consentendo di condizionare le percorrenze dei
veicoli al loro effettivo potenziale inquinante. Una tecnologia
da applicare sui veicoli per verifica delle percorrenze e stile
di guida, per accrescere l’assunzione di comportamenti e di un
modo di stare al volante consapevoli, promuovendo modalità
innovative per la verifica dei reali valori di percorrenza in
Lombardia.

CATTANEO: ‘MOVE IN’ INNOVATIVO – “Uno strumento – ha spiegato
Cattaneo – che permetterà di misurare le reali emissioni in base
a percorrenze e stile di guida. Questo consentirà, al contrario
dei divieti, di consentire una percorrenza a tutti, anche a chi
oggi è bloccato, ovviamente in base alla potenzialità inquinante
del veicolo. Un’innovazione assoluta, e Regione Lombardia sarà
la prima in Italia a sperimentarla. Vogliamo combattere le reali
emissioni e non fare la guerra alle tecnologie, per esempio
quella diesel. Ai divieti preferiamo gli incentivi e,
soprattutto, rendere i cittadini consapevoli e responsabili
rispetto alla conoscenza delle reali emissioni in atmosfera del
proprio veicolo. L’obiettivo è di mettere ‘MOVE IN’ a
disposizione degli utenti entro il 1 ottobre prossimo, in
coincidenza con la nuova stagione termica”.

INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA – ‘Move In’ è un’infrastruttura
tecnologica che abilita l’applicazione di un quadro di
limitazioni alla circolazione dei veicoli diesel e benzina, non
più indirizzato unicamente a vietare o limitare l’uso dei
veicoli più inquinanti, ma che tiene conto dell’uso effettivo
del veicolo e dello stile di guida adottato, in modo anche da
non penalizzare coloro che, avendo la necessità di una
percorrenza chilometrica limitata, generano un contributo
modesto all’inquinamento atmosferico. Un device che applicato a
bordo auto consentirà di rilevare le informazioni necessarie a
tale scopo.

LA BLACK BOX – La black-box è un dispositivo di piccole
dimensioni che può essere installato a bordo di autovetture,
autocarri e motocicli. La tecnologia di cui dispone consente di
registrare (nel completo rispetto della privacy) dati relativi
al veicolo ed erogare servizi infotelematici collegati all’uso
dello stesso. L’utilizzo di questa tecnologia è operato dai TSP
(Telematics Service Providers). Ogni operatore TSP dispone di
una propria Centrale Operativa che raccoglie ed elabora i dati.

ADESIONE A MOVE-IN – L’adesione degli utenti al servizio offerto
da MOVE-IN avverrà tramite portale web messo a disposizione
dalla Regione Lombardia. L’utente potrà selezionare dalla lista
degli operatori TSP accreditati quello da lui prescelto e
procedere al perfezionamento del contratto ed all’attivazione
del servizio. L’operatore TSP dovrà individuare i soggetti
abilitati all’installazione della black-box, convenzionandosi
con loro, per assicurare il rispetto delle condizioni previste
dal progetto MOVE-IN. L’operatore TSP raccoglierà, dai soggetti
convenzionati, le comunicazioni dell’avvenuta installazione del
dispositivo verificando al contempo la correttezza degli estremi
del veicolo e del proprietario raccolti in fase di adesione.
L’operatore ha la responsabilità di garantire che il dispositivo
sia correttamente installato e associato al veicolo e mantenga,
per tutta la durata di fornitura del servizio, la capacità di
effettuare misurazione, protezione, recupero e consultazione dei
dati, con le caratteristiche indicate. L’operatore per essere
accreditato dovrà garantire l’erogazione di un adeguato servizio
di assistenza di primo livello verso il cittadino

LE CONDIZIONI – L’operatore dovrà offrire il servizio MOVE-IN
con un contratto annuale, non rinnovabile automaticamente, che
non potrà superare i seguenti limiti massimi, iva inclusa:
– primo anno di installazione: 50 euro (di cui 30 come costo di
installazione e 20 per fornitura servizio); nel caso in cui un
cittadino disponga già di un dispositivo installato a bordo del
proprio veicolo, il prezzo massimo consentito del servizio sarà
di 20 euro;
– anni successivi: 20 euro (fornitura servizio).

RILEVAZIONE E TRASMISSIONE DEI DATI – L’operatore dovrà
rilevare:
– l’appartenenza alle due fasce 1 e 2 del territorio regionale;
– l’appartenenza alle due zone, urbana ed extraurbana, del
territorio regionale definite appositamente per il servizio di
rilevazione delle percorrenze;
– la tipologia, urbana o extraurbana, della zona di percorrenza;
– la tipologia, autostradale o meno, della tratta stradale
percorsa;
– lo stile di guida assunto.

LO STILE DI GUIDA – Per ogni chilometro percorso è inoltre
richiesto all’operatore di determinare lo stile di guida assunto
rispetto ai criteri di guida ecologica, che potranno essere
differenziati a seconda del tratto stradale o della zona di
percorrenza.
Gli operatori dovranno assicurare di mantenere costantemente il
flusso di informazione aggiornato.

 

Redazione

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