Uno sport diffuso anche in Italia… tra praticanti e appassionati
Milano, 27 febbraio 2018 – L’equitazione è uno sport che non è tra i più comunemente diffusi, ma riscuote comunque un buon successo in Italia, sia tra coloro che lo praticano attivamente, a livello amatoriale o agonistico/professionale, sia tra gli appassionati delle diverse varianti di questa affascinante disciplina, dal salto ostacoli all’endurance, fino al cross country e, ovviamente, all’equitazione classica.
Basti pensare che esistono numerose iniziative di vario genere dedicate a questo sport nel nostro paese, come ad esempio :
● il Salone del Cavallo americano di Cremona
● il Forlì International Horse Fair
● la Fieracavalli di Verona
● la Primavera a Cavallo (Martina Franca)
● Cavalli a Roma
A dimostrazione dell’interesse a livello nazionale per le tipologie di questa disciplina sportiva c’è anche l’attenzione verso l’educazione all’equitazione ai più piccini, i quali possono nel tempo affezionarsi allo sport e ai quali sono dedicate specifiche iniziative, come ad esempio i “pony games”, che, oltre a includere tutte le tipologie di andature, sono soprattutto utili a sensibilizzare i bambini alla pratica degli sport equestri.
Si tratta dunque di una disciplina verso la quale esiste un’attenzione particolare, nonostante abbia meno risonanza mediatica di altri sport più famosi e diffusi: eppure, già nei primi anni del Duemila, un rapporto dell’Istat, del Coni e dell’Università di Roma sulle principali discipline sportive praticate in Italia, la classificava come diciottesima, dopo calcio, sport acquatici, pallavolo e altri, ma sopra altri noti sport come judo, motociclismo, golf e tiro con l’arco.
Oltre la pratica sportiva : altri modi di amare l’ippica
Oltre l’attività pratica, esistono anche altri modi di apprezzare questo sport, che partono dalla moda equestre e arrivano fino al settore delle scommesse.
Come si è visto esistono apposite iniziative dedicate, ma una nota a parte va riservata certamente ad alcune giostre di natura storica, che molto appassionano e molto fanno anche discutere e confrontare l’opinione pubblica, come il celeberrimo Palio di Siena o come la Quintana di Foligno , tra le altre. Ma non finisce certo qui, e l’equiturismo ne è una netta dimostrazione. In pratica si tratta di trekking a cavallo, tramite sentieri che attraversano i boschi, la montagna e la campagna in genere, e che comunque si snodano in luoghi lontani dalla civiltà, per far sì che gli avventori possano godere al meglio delle meraviglie della natura, a volte anche con l’uso di carri oppure di carrozze.
Non si tratta di una gara a tempo, come lo è l’endurance, ad esempio, ma soltanto di un modo per entrare in contatto con le bellezze del territorio: a questo proposito si stanno sempre più diffondendo gli agriturismi attrezzati per l’equiturismo, in tutte le zone d’Italia, da nord a sud, tenendo conto dell’amore comune per i cavalli.
A dimostrazione di ciò si pensi che di recente il Ministero delle Politiche Agricole alimentari forestali e del Turismo ha organizzato una tavola rotonda proprio per parlare della salvaguardia di alcune specie tipiche italiane.
E non si può non parlare dell’attività di scommesse legata all’ippica, presente all’interno dei maggiori bookmaker italiani e non solo, anche con apposite agevolazioni per gli appassionati, come si vede dalle offerte, promozioni, bonus di Sisal, ma anche di altri operatori.
L’equitazione agonistica: dai centri ippici alle Olimpiadi
Ma, oltre alla cultura ormai storica dell’ippica, esistono anche livelli agonistici che qualificano l’equitazione come uno sport piuttosto importante a livello nazionale, entrato ai giochi Olimpici nel lontano 1900 e all’interno della cui competizione l’Italia si è aggiudicata ben 23 medaglie, tra ori, argenti e bronzi, classificandosi attualmente ottava sul medagliere aggiornato all’edizione di Rio de Janeiro del 2016, dopo i Paesi Bassi.
Soltanto nei mesi di febbraio/marzo sono in programma e in svolgimento, a livello nazionale, diversi concorsi riguardanti varie discipline, dall’Indoor/Outdoor (compreso uno specifico concorso dedicato al Carnevale) fino alla Coppa Italia Pony di Montefalco, per arrivare alla internazionale di Ravenna .
L’amore per questo sport nasce in ogni caso dai centri ippici, diversamente diffusi a livello nazionale: i numeri della FISE (ovvero la Federazione Italiana Sport Equestri) a tal proposito parlano chiaro, visto che soltanto nell’anno 2018 sono stati registrati oltre centomila atleti tesserati, distribuiti tra le varie regioni del Paese con una prevalenza di quelli provenienti dall’Emilia Romagna, dalla Lombardia e dal Veneto.
L. M.