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Inaugurato l’Anno Giudiziario del TAR-Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

Oltre il 70% delle imprese di costruzione italiane si sta organizzando per conquistare appalti all’estero. In calo i ricorsi in materia edilizio/urbanistica, rispetto all’anno scorso (-5,6%), una linea tendenziale; in aumento i ricorsi nella materia degli appalti (+2,44%). Il Presidente De Zotti: “La burocrazia ‘vittima’ di troppe leggi”

 

(mi-lorenteggio.com) Milano 1 marzo 2019 – Con gli inni dell’Unione Europea e dell’Italia eseguiti dalla fanfara dei Carabinieri si è aperta all’Istituto dei Ciechi di Milano la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del TAR-Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia.

Nella sua documentata relazione il presidente Angelo De Zotti giunto al termine del mandato quadriennale – “una esperienza di lavoro certamente impegnativa ma anche esaltante” l’ha definito, annunciando il successore Domenico Giordano, già presidente del TAR Piemonte – ha riassunto l’attività dell’istituzione da lui presieduta in una città, Milano, “avamposto avanzato del nostro Paese in Europa”.

Tra i punti che la relazione ha messo in rilievo il successo del Pat-Processo amministrativo telematico – il più avanzato d’Europa – che consente la continua operatività degli uffici; anche se i positivi risultati non possono eliminare le lungaggini dei processi stante la cronica carenza di personale giudiziario (in Lombardia c’è un giudice amministrativo ogni 450.000 abitanti, ed alcuni magistrati vengono inviati in missione altrove).

Il “caso Farmactoring” – 650 ricorsi bloccati fin dal 2011 e risolti con un tour de force straordinario durato 18 mesi – può essere considerato un buon esempio di lavoro del TAR grazie anche al processo telematico che non permette più di nascondere faldoni di carta.

Sottolineando come il giudice metta quotidianamente in pratica la “giustizia misericordiosa” invocata da Papa Francesco, a favore dei soggetti più deboli pur nel rispetto delle leggi, ha rilevato come, pe rcitare, nel caso degli immigrati la collaborazione con la Questura di Milano abbia consentito un metodo che si sta espandendo anche in altri tribunali.

Ha quindi spezzato una lancia in favore della macchina amministrativa, o burocrazia, la quale, pur celando sacche di pigrizia e di inefficienza, soggiace al sistema normativo più elefantiaco d’Europa. La politica continua a produrre migliaia di leggi, talvolta orribili, e ne elimina pochissime.

Citando il Codice dei contratti, De Zotti ha messo in rapporto il recepimento delle Direttive Comunitarie che la Germania ha riassunto in 39 articoli mentre l’Italia, elaborando 250 articoli e 25 allegati, vi ha aggiunto ulteriori atti regolamentari: per cui oltre il 70% delle imprese di costruzione italiane si sta rivolgendo all’estero per conquistare appalti, ivi costituendo strutture per concorrere in appalti fuori dall’Italia. Ritenendo che il sistema degli appalti pubblici in Italia sia divenuto rischioso e inaffidabile, perché costoso e del tutto aleatorio, sia nella fase che caratterizza la gestione delle gare pubbliche sia, e ancor peggio, quando approda nella sede contenziosa e dunque al TAR.

In realtà – sostiene De Zotti – non è la corruzione, fenomeno sicuramente sovradimensionato a causa dell’effetto ‘percezione’ ad essere la prima emergenza del Paese; quanto piuttosto la malversazione, ossia la distrazione ovvero il pessimo uso, se non lo spreco diffuso, del denaro pubblico da parte delle pubbliche amministrazioni.

Per restare nel tema, va registrato il calo dei ricorsi in materia edilizio/urbanistica, rispetto all’anno scorso (-5,6%), una linea tendenziale; e il rimbalzo dei ricorsi nella materia degli appalti (+2,44%).

Sono seguiti interventi di saluto, tra gli altri, del presidente della Regione Attilio Fontana, del vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, del presidente dell’Ordine degli Avvocati Remo Danovi, del prof. Giuseppe Franco Ferrari ordinario di diritto costituzionale alla Bocconi, rappresentante degli avvocati amministrativisti. Fontana ha annunciato che sarà presto operativo l’Orac (l’Organismo Regionale Anti Corruzione); e che la Regione ha voluto intraprendere un percorso, condiviso con gli attori del territorio, per la semplificazione in tutte le aree che afferiscono alla gestione pubblica.
Tra gli invitati alla cerimonia il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, il prefetto Renato Saccone, il questore Marcello Cardona, i vertici dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il presidente della Corte d’Appello di Milano Anna Marina Tavazzi, il presidente del Tribunale di Milano Roberto Bichi, il presidente di Assoedilizia e dell’Istituto Europa Asia Achille Colombo Clerici, la prorettrice dell’Università degli Studi di Milano Maria Elisa D’Amico, il presidente dell’Istituto dei Ciechi Rodolfo Masto, il professor Pierluigi Mantini, l’avvocato Bruna Gabardi Vanoli.

 

B. S.

Foto:

– Il Presidente del Tar Angelo De Zotti con Achille Colombo Clerici

– Achille Colombo Clerici, Maria Elisa D’Amico, Anna Scavuzzo, Rodolfo Masto

– Ignazio Larussa con Achille Colombo Clerici

– Attilio Fontana con Achille Colombo Clerici

– Renato Saccone con Achille Colombo Clerici

– Marcello Cardona con Achille Colombo Clerici

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