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Massimo Cardillo del Policlinico di Milano è il nuovo direttore del Centro Nazionale Trapianti

 

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 5 marzo 2019 – Il Ministro della Salute, Giulia Grillo, ha nominato il dottor Massimo Cardillo nuovo direttore generale del Centro Nazionale Trapianti (CNT). Cardillo fino ad oggi ha guidato l’Unità operativa complessa di coordinamento trapianti e del Laboratorio di immunologia dei trapianti del Policlinico di Milano: il suo nuovo incarico al CNT avrà durata quinquennale a decorrere dall’11 marzo 2019.
“Voglio fare i migliori auguri al neodirettore – ha detto il ministro Grillo – perché prende le redini di un’istituzione modello in Europa e nel mondo. Il Cnt è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento imprescindibile per le politiche trapiantologiche internazionali e per i pazienti e sono certa che l’autorevolezza e la lunga esperienza di Cardillo porteranno valore aggiunto all’intero sistema. Ringrazio il direttore uscente Alessandro Nanni Costa per aver dato con il suo instancabile lavoro un’impronta decisiva al sistema dei trapianti nel nostro Paese”.
“Ringrazio il ministro Grillo per la fiducia che ha voluto accordarmi nominandomi alla direzione del Centro nazionale trapianti: è una scelta che mi onora e che accolgo con grande senso di responsabilità”, ha dichiarato il nuovo direttore. “Il mio ringraziamento va anche al direttore uscente, il dottor Alessandro Nanni Costa, che ha guidato il Cnt fin dalla sua fondazione nel 1999 e che ha dato una svolta fondamentale all’attività di donazione e trapianto nel nostro Paese. In questi vent’anni la Rete trapiantologica si è sviluppata tantissimo sotto il profilo scientifico e organizzativo, fino a diventare un’eccellenza del Servizio sanitario nazionale riconosciuta in Italia e nel mondo. Ho vissuto personalmente questa stagione al Policlinico di Milano e alla guida del Nord Italia Transplant program, l’esperienza che mi ha formato e della quale sono molto grato”.
Per Cardillo “l’impegno è quello di continuare a far crescere tutto il sistema. Dobbiamo consolidare l’attività di donazione etrapianto in tutte le regioni italiane, valorizzando le migliaia di persone che lavorano quotidianamente nella Rete e mettendole in condizione di esprimere al meglio la loro grande professionalità”.
“Un aspetto irrinunciabile – ha aggiunto – sarà la promozione di iniziative rivolte ai cittadini per rafforzare la cultura della donazione, ridurre il tasso di opposizioni e radicare la consapevolezza che il trapianto permette ai pazienti in lista d’attesa di tornare ad una vita piena”.
“E’ necessario proseguire nello sviluppo dei nostri programmi, specialmente per quanto riguarda la donazione a cuore fermo e quella da vivente”, ha concluso il direttore. “Infine, dobbiamo investire sempre di più sulla formazione di tutti gli operatori, in particolare per coltivare una nuova generazione di chirurghi del trapianto. Il Centro nazionale trapianti continuerà ad essere al servizio dell’intera Rete e della salute dei cittadini”.

CHI È IL NUOVO DIRETTORE
Massimo Cardillo è nato a Gaeta nel 1960. Si è laureato in Medicina all’Università di Milano, dove nel 1988 si è specializzato in Ematologia clinica e di laboratorio. Dal 1992 si occupa dell’organizzazione e del coordinamento operativo e della valutazione di compatibilità immunologica donatore-ricevente ed assegnazione degli organi nell’ambito del programma di prelievo e trapianto del Nord Italia Transplant (NITp), la prima organizzazione di trapianto in Italia. Ha partecipato al coordinamento operativo ed alla valutazione di idoneità di circa 2mila donatori di organi ed all’assegnazione di 6mila organi per trapianto. Fino ad oggi è stato presidente del NITp e direttore dell’Unità operativa complessa di coordinamento trapianti e del Laboratorio di immunologia dei trapianti della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Ha collaborato con il Centro nazionale trapianti nella realizzazione di numerosi progetti, tra i quali il programma nazionale di trapianto pediatrico, quello per i pazienti iperimmunizzati, il trapianto crossover, e l’algoritmo nazionale di assegnazione dei reni da donatore deceduto. E’ stato membro del Consiglio direttivo della Società italiana trapianti d’organo (SITO). Responsabile di 11 progetti scientifici nazionali ed internazionali, è autore di 53 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali.

 

Redazione

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