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Giornata Mondiale Autismo: convegno a Milano con Sacra Famiglia, Elio e il Sindaco Sala

 Aiutiamoli, Portami per mano, Fondazione Sacra Famiglia e Uniti per l’Autismo insieme per testimoniare il loro impegno per promuovere pratiche e metodologie in grado di valorizzare le abilità di ciascuno a seconda dei contesti di inserimento

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 26 Marzo – Secondo recenti studi, nelle aree industrializzate come la Lombardia l’incidenza delle sindromi dello spettro autistico sul totale della popolazione è arrivata a 1 persona su 68.

Un pomeriggio di incontri dedicati al tema dell’autismo per raccontare esperienze di consapevolezza e fornire gli strumenti per un inserimento possibile a partire da una diffusa sensibilità collettiva sul tema. Il 29 marzo, su iniziativa dell’associazione Portami per mano, in collaborazione con Aiutiamoli, Fondazione Sacra famiglia e Uniti per l’autismo si svolgerà l’evento “Mai più soli! Per mano oltre il labirinto dell’autismo” cui parteciperà il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il cantante Elio, in prima linea per i diritti delle persone con autismo.

«Mai più soli è un titolo, ma anche l’obiettivo a cui tendiamo», afferma Mariacristina Arrigoni, vicepresidente di Portami per Mano. «Vogliamo infatti condividere, con tutta la città, reali possibilità di inclusione, sostegno e accoglienza a chi vive questa condizione, mostrando come è possibile concretamente non essere soli nel labirinto dell’autismo». A questa chiamata hanno risposto il Comune di Milano, che ha concesso il patrocinio, Fondazione Cariplo e Opera San Francesco, oltre all’Orchestra di via Padova che sarà protagonista di un momento musicale a conclusione del pomeriggio.

Fondazione Cariplo, che da sempre promuove interventi per favorire l’inserimento sociale e lavorativo di persone con disabilità, testimonia l’impegno verso una cultura dell’inclusione possibile. «Le persone, le famiglie devono stare al centro delle politiche sociali. Possiamo dar vita ad un nuovo modello di welfare che sostenga le persone e le famiglie che si trovano spesso senza punti di riferimento. Crediamo in quello che abbiamo definito un nuovo welfare di comunità, dove accanto a risorse economiche si riattivino le relazioni, chiave e punto di partenza per la soluzione dei problemi», dichiara Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo. «Le famiglie si sentono isolate. Hanno invece bisogno di sentirsi dentro una comunità che include e che porta conforto. Si possono attivare migliaia di persone che a partire dalle comunità locali, con il supporto fondamentale del settore Pubblico, si prendono cura dei problemi delle famiglie. Sta accadendo con l’esperienza Welfare in azione dove il Pubblico, insieme al privato e privato sociale, sta costruendo un nuovo modello sociale capace di coinvolgere tutti. Questo evento ne è un esempio, e dimostra quanto anche la cultura possa essere un potente fattore di coesione soprattutto nelle periferie, tema per noi importante e dove siamo in prima linea con la Città intorno, per riattivare le comunità che ci vivono affinché tutti si sentano non solo protagonisti, ma anche ascoltati e compresi di fronte ai problemi di un welfare che arretra. Dobbiamo ritrovare la capacità di essere d’aiuto e solidali con chi vive sul pianerottolo davanti al nostro appartamento».

Va in questa direzione la testimonianza di Elio, genitore di un bimbo autistico e testimonial di Uniti per l’autismo: «Le famiglie di persone con autismo vanno aiutate e sostenute, non si può più aspettare. In assenza di iniziative da parte del governo nazionale, spero che sarà ancora una volta Milano a indicare la strada». A Elio fa eco Cristina Finazzi, portavoce di Uniti per l’Autismo che in questa occasione annuncia «l’avvio di un progetto pilota per la creazione di un’equipe multidisciplinare per la presa in carico delle persone autistiche, come previsto alla legge 15/2016 regionale, in collaborazione con l’Istituto di ricerca Besta presieduto dal dottor Andrea Gambini».

Focus della giornata sarà la tavola rotonda – moderata dal giornalista di Telelombardia Mimmo Pesce – in cui verrà raccontata la storia di Masha, 25 anni, una ragazza con autismo inserita presso la nota azienda di giochi da tavolo Ravensburger grazie all’accompagnamento del servizio Counseling della Fondazione Sacra Famiglia, diretto dal prof. Lucio Moderato. «Sull’autismo girano troppe fake news, come quella per cui le persone autistiche non siano in grado di lavorare», puntualizza Moderato. «Se adeguatamente seguite e supportate, invece, queste persone diventano eccellenti lavoratori, vere risorse per le aziende che scommettono su di loro».

In questo contesto si inserisce il progetto Biblioteche Aperte, elaborato dalle associazioni Portami per mano e Aiutiamoli con la psicoterapeuta Claudia Giangregorio, che si propone di sviluppare nella città di Milano, in collaborazione con il Servizio bibliotecario cittadino, modelli e pratiche di inserimento lavorativo grazie a due momenti. Book and baby, spazi di gioco e confronto, in biblioteca, fra bambini e ragazzi portatori di bisogni speciali e non, e Book and go, innovativo servizio di prestito bibliotecario in piazza erogato da persone con disabilità e autismo insieme agli operatori.

Il pomeriggio si concluderà con un momento gioioso e musicale grazie al concerto dell’Orchestra di via Padova, progetto musicale multiculturale nato nel 2006 su iniziativa di Massimo Latronico e che oggi conta circa 20 elementi provenienti da Marocco, Perù, Serbia, Cuba, solo per citare alcuni paesi.
Opera San Francesco, attiva ogni giorno dalla parte dei più deboli, offre il proprio supporto a chi è in difficoltà attraverso gesti di aiuto concreti, oltre che di ascolto e vicinanza.

29 Marzo ore 17, Centro Congressi Fondazione Cariplo, via Romagnosi 8.
L’accesso all’evento è libero previa registrazione: maipiusoli@portamipermano.it

Inoltre, in occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo, il prossimo 2 aprile, Fondazione Sacra Famiglia presenta i risultati del servizio di Counseling Territoriale per l’Autismo, progetto sperimentale nato nel 2013 per rispondere a un crescente bisogno di aiuto da parte delle famiglie.

I NUMERI
Il servizio Counseling, guidato dal dottor Lucio Moderato, Direttore dei Servizi Innovativi per l’Autismo, segue a oggi quasi 600 persone, di età compresa tra i 3 e i 29 anni, di cui l’84% bambini e adolescenti fino ai 16 anni; l’età media delle persone che hanno aderito al servizio è di 10 anni. Due, in media, gli interventi settimanali erogati: il 69% ambulatoriali, il 14% in ambito scolastico, l’8% domiciliari.

I RISULTATI
Ancor più importanti sono gli effetti positivi fatti registrare dal Counseling sulle persone con autismo. Dal 2015 al 2018, infatti, si è verificato uno sviluppo positivo del 44% nelle abilità cognitive culturali, del 18% nella socializzazione, del 15% nella comunicazione e il 12% nell’auto accudimento. Nel loro complesso, le valutazioni indicano una progressione e confermano una dinamicità variabile dello sviluppo, in quanto i primi anni di trattamento sono quelli in cui si vede il maggior livello di sviluppo e una maggiore stabilità nella progressione del miglioramento.

LE FAMIGLIE
Favorevole la valutazione delle famiglie verso il Counseling che ha portato serenità, equilibrio e considerevoli miglioramenti nel comportamenti dei figli, come si rileva da un’indagine svolta da Sacra Famiglia su un campione di genitori di utenti del servizio. In particolare, il 61% del campione ha registrato un minor dispendio di tempo per ottenere informazioni e servizi per il figlio, soprattutto grazie alla figura dell’educatrice, persona di riferimento cui rivolgersi per necessità quali la gestione quotidiana dei figli o le questioni burocratiche (normative, rapporti con enti pubblici, agevolazioni, contatti con professionisti). Dal punto di vista economico, il 57% delle famiglie ha dichiarato di aver ottenuto un risparmio economico (+33% rispetto al 2016), grazie al voucher che Regione Lombardia ha erogato a favore degli utenti del progetto, che ha permesso la riduzione degli interventi a pagamento (logopedia, visite specialistiche ecc.). Il risparmio medio mensile è stato pari a 238 euro.
Quanto al benessere generale, ben il 79% (era il 65% nel 2016) dei genitori ha osservato un miglioramento dello stato psicofisico proprio e di quello degli altri caregiver grazie al progetto Counseling. Inoltre, viste le migliori capacità di adattamento del figlio, il 64% delle famiglie ha potuto destinare parte del budget ad attività creative e culturali. Il 74% afferma di aver avuto meno bisogno di ricorrere a sedute psicologiche, non sentendosi più abbandonato ma, al contrario, adeguatamente sostenuto. Anche i passi avanti dei figli, soprattutto nelle autonomie, danno maggiore speranza ai genitori, che così affrontano la vita con più serenità.

IL METODO
Il Counseling Territoriale per l’Autismo ha due obiettivi: da una parte favorire il miglior adattamento possibile delle persone al proprio ambiente, incentivare l’integrazione sociale e garantire una soddisfacente qualità di vita; dall’altra attivare procedure di abilitazione specifiche, anche all’interno dei normali contesti di vita perché l’ambiente familiare gioca un ruolo chiave per sostenere chi ha bisogno.
La famiglia al centro è una prerogativa di Fondazione: il Counseling propone infatti servizi di orientamento in supporto alle famiglie, attraverso un sostegno psicoeducativo e attività di “family training”. A questi, si aggiunge il fondamentale coordinamento con gli operatori della rete per coinvolgere comuni, scuole, insegnanti ed educatori che insieme rappresentano i punti di riferimento nella vita del bambino autistico.
Nello specifico, il Counseling Territoriale per l’Autismo propone programmi personalizzati per ogni utente e training individuali che permettano di acquisire abilità per affrontare la realtà della vita quotidiana. Gli interventi psicoeducativi sono declinati con diversi gradi di intensità, in differenti contesti: in ambulatorio, a domicilio, a scuola, in ambito lavorativo o nel contesto sociale.
Obiettivo è aiutare le persone a migliorare le proprie capacità comunicative, cognitive, incoraggiare la socializzazione, la lettura, scrittura, le abilità logico-deduttive, promuovere il rispetto delle regole, l’autonomia di movimento e di gestione economica e in particolare l’inclusione sociale.

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