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NASCE LA RETE DEI LABORATORI DI WATER ALLIANCE, IL PRIMO NETWORK CHE UNISCE KNOW HOW E STRUMENTAZIONI PER AFFRONTARE LE SFIDE DELL’ACQUA IN LOMBARDIA

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 20 maggio 2019 – Acqua del rubinetto sempre più sicura, buona e controllata grazie alla nuova Rete dei Laboratori, il primo network che unisce il know how, le strumentazioni e le best practice di tutti i laboratori di analisi dei gestori del servizio idrico integrato di Water Alliance – Acque di Lombardia.

Le 8 aziende pubbliche di Water Alliance – Acque di Lombardia (Gruppo CAP, Brianzacque, Lario Reti Holding, Padania Acque, Pavia Acque, Uniacque, SAL e Secam) proseguono il percorso di innovazione e condivisione delle competenze nel settore, sottoscrivendo la “Convenzione di Rete sui Laboratori di Analisi”, che va nella direzione di ottimizzare la gestione e le prestazioni dei servizi di analisi del patrimonio idrico.

L’iniziativa dei gestori lombardi, che forniscono i servizi di gestione acquedotto, depurazione e fognatura di 800 comuni per un totale di quasi 6 milioni di abitanti, consentirà di accrescere la propria capacità innovativa, scientifica e tecnologica, sia sotto il profilo individuale che collettivo, attraverso lo scambio delle analisi e la condivisione di strumentazioni d’eccellenza e di competenze. Non solo: consentirà anche la possibilità di razionalizzare i costi e portare nel lungo termine vantaggi economici per tutte le aziende coinvolte.

“La Convezione rappresenta un capitolo importante per il percorso comune intrapreso dalle aziende pubbliche dell’idrico lombardo aderenti a Water Alliance. I laboratori di analisi delle acque rappresentano infatti un asset strategico di qualsiasi gestore del servizio idrico in grado di elevare gli standard di qualità e sicurezza sia dell’acqua che beviamo e di quella che viene reimmessa nell’ambiente. Abbiamo deciso di unire forze ed eccellenze per essere ancora più efficienti nell’affrontare le sfide imminenti nel settore della gestione delle acque, come quella rappresentata dai contaminanti emergenti” , spiega Alessandro Russo, portavoce di Water Alliance.”.

Innovazione tecnologica e sinergie professionali quindi al centro di un esempio concreto di sharing knowledge: sono questi i presupposti della Rete dei Laboratori di Water Alliance, che mette al centro la condivisione delle risorse, delle strumentazioni e della conoscenza per garantire l’efficienza dei servizi pubblici. La Rete dei Laboratori erogherà servizi e prestazioni a ciascun “Laboratorio di Rete” che ne faccia richiesta, con l’obiettivo di:

• Accrescere la capacità gestionale, la capacità innovativa e l’ottimizzazione nella gestione delle analisi in laboratori;
• Condividere lo sviluppo e la diffusione di innovazione tecnologica e di processo nella gestione della fase dei controlli delle acque;
• Sviluppare metodologie analitiche in grado di affrontare efficacemente la problematica dei contaminanti emergenti nelle acque potabili e reflue;
• Valorizzare e mettere a disposizione competenze tecniche, know how e risorse – anche umane – di cui dispongono le aziende pubbliche di Water Alliance;
• Perseguire una strategia flessibile, attraverso lo sviluppo congiunto di iniziative negli ambiti della ricerca, utilizzando le migliori pratiche e le eccellenze, patrimonio delle aziende in rete;
• Aumentare il potere contrattuale nel mercato degli approvvigionamenti.

I VANTAGGI TECNICI ED ECONOMICI
La “Convenzione di Rete sui Laboratori di Analisi”, condivisa da Water Alliance comporta inoltre una serie di vantaggi in termini tecnici ed economici, partendo dall’ottimizzazione della gestione di tutte le apparecchiature esistenti nei laboratori stessi, che saranno a disposizione di tutti per attività specifiche, senza interrompere l’attività di routine e con la sicurezza di poter disporre di un parco strumenti ad alto contenuto tecnologico. Ciò presuppone un costante e continuo aggiornamento da parte dei tecnici e del personale attraverso lo scambio di informazioni ed esperienze specifiche delle tecniche analitiche e dei cicli produttivi tipici della gestione del ciclo idrico (potabilizzazione, depurazione, ecc.). Infine, la garanzia e la qualità dei risultati delle prove, monitorati attraverso la partecipazione a circuiti di confronto organizzati in ambito Confservizi Lombardia.

 

Redazione

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