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SCUOLA. PREMIO GALDUS, ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE: L’ERRORE È IL MOTORE DI OGNI INVENZIONE

(mi-lorenteggio.com) Milano, 22 maggio 2019 – L’assessore all’Istruzione, Formazione
e Lavoro della Regione Lombardia è intervenuta oggi
all’auditorium Giovanni Testori di Palazzo Lombardia alla
cerimonia di consegna del Premio Galdus 2019.

Promosso dalla scuola professionale Galdus di Milano in
partnership con Regione Lombardia, Librerie la Feltrinelli,
Prima Effe Feltrinelli per la scuola, l’iniziativa ha avuto come
tema di questa edizione ‘L’errore opportuno’.

Al concorso hanno partecipato oltre duemila studenti di 70
classi delle scuole medie e superiori con laboratori e incontri
di letteratura, poesia e arte.

La giuria presieduta dal maestro Franco Loi e dalla senatrice
Liliana Segre e composta da giornalisti, scrittori, insegnanti e
artisti, ha premiato con il riconoscimento speciale ‘La chiave
di lettura del premio Galdus’, il presidente emerito della Corte
costituzionale Paolo Grossi.

Presente alla cerimonia anche Diego Montrone, presidente di
Galdus, la scuola professionale che da quasi 30 anni, a Milano,
prepara gli studenti che hanno concluso la terza media ad un
mestiere in otto settori professionalizzanti (ristorazione,
oreficeria, cura del verde e zoo garden, informatica e sistemi
elettrici ed elettronici, amministrazione e gestione eventi) in
sinergia con circa 2.000 aziende del territorio.

Ai giovani tra i 15 e i 25 anni, la scuola offre inoltre la
possibilità di conseguire un titolo di studio lavorando grazie
all’apprendistato di primo livello, un contratto di lavoro che
prevede periodi di formazione a scuola e on the job, in impresa.

L’ERRORE MOTORE DI OGNI INVENZIONE – “Viviamo – ha detto
l’assessore Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione
Lombardia – in un’epoca ossessionata dall’efficienza e
dall’apparire sempre perfetti. L’errore assume, quasi sempre, i
tratti del fallimento e diventa troppo spesso il terreno su cui
crescono dileggio e umiliazione. L’errore, invece, rappresenta
il carburante del pensiero, il motore di ogni invenzione, la
spinta verso la ricerca della verità. Capire dove l’errore ci è
utile, è chiaro segno di intelligenza. E soprattutto è la porta
attraverso la quale si entra in contatto con la natura intima e
caratteristica dell’uomo, l’imperfezione. Scoprirsi imperfetti
non deve essere fonte di vergogna, ma di curiosità, perché è la
condizione della vita stessa”.

“La libertà umana – ha continuato l’assessore – non può esistere
senza libertà di cambiare, e quindi di commettere errori. Noi
siamo il risultato di una lunga catena di imperfezioni:
sanandone alcune ne riveliamo delle nuove. Commettere errori,
quindi, è la chiave della creatività, quando cerchiamo di porvi
rimedio, quando osiamo, quando cerchiamo di superare uno dei
nostri limiti”.
“Guai, dunque, a essere perfetti: perfetto – ha concluso la
titolare regionale dell’Istruzione – significa compiuto, non più
migliorabile. Praticamente, morto. Dunque, ragazzi, se vedete
una buona strada da percorrere, prendetevi il rischio, andate:
sbaglierete di sicuro, ma agli errori c’è rimedio, e ognuno di
essi vale come una moneta d’oro nella vostra tasca”.

 

Redazione

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