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Bollate: Un “Albergo Sociale” per famiglie senza casa negli immobili sottratti alla mafia

 

(mi-lorenteggio.com) Bollate, 28 maggio 2019 – Il Comune riqualifica un immobile residenziale, con box e cortile, confiscato alla criminalità organizzata e lo destina alle famiglie in difficoltà, trasformandolo in Albergo Sociale. Il progetto, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, è stato predisposto dall’Ufficio Patrimonio in collaborazione con i Servizi sociali e le società partecipate GAIA Servizi e Comuni Insieme – Agenzia per l’Abitare.
L’Albergo sociale sarà un luogo pensato per dare una risposta concreta al bisogno di casa di famiglie temporaneamente in difficoltà e che potranno usufruire dell’aiuto fino a un massimo di 18 mesi. Durante questo periodo gli utenti saranno affiancati dal Comune per un percorso di accompagnamento sociale finalizzato a rafforzare la loro autonomia in vista della successiva indipendenza abitativa.
Le famiglie che potranno usufruire dell’opportunità saranno individuate tramite manifestazione di interesse e selezionate tra i nuclei in situazione di parziale autosufficienza socio-economica, con sfratto esecutivo o avvenuto o senza una casa. Si darà la precedenza a situazioni di mono-genitorialità con figli minori (ad esempio, donne sole con uno o più figli minori).
Ora, per il Comune, l’impegno di recuperare gli immobili che richiedono interventi urgenti come il rifacimento di tutti gli impianti (fognario, riscaldamento, elettrico, idraulico) attualmente non più attivi poiché rimossi dagli occupanti prima del sequestro.
Al fine di reperire le risorse necessarie, la Giunta Vassallo ha approvato, questa settimana, un progetto di riqualificazione delle abitazioni che ora verrà inviato in Regione con l’obiettivo di ottenere i contributi regionali disponibili per il recupero dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.
“Un’operazione molto importante – ha evidenziato l’Assessore al Patrimonio Giuseppe de Ruvo – che ha consentito non solo l’acquisizione dell’immobile ma anche la sua valorizzazione, con il monitoraggio da parte del Nucleo di supporto della Prefettura e dell’Agenzia nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità. Per questa attività vorrei esprimere un ringraziamento a tutti gli uffici comunali che hanno collaborato, a partire dal settore Patrimonio. E anche ai collaboratori dell’Agenzia sociale per l’abitare che si occuperà della gestione del progetto”.

Redazione

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